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Esperimento universo 25: il destino di un mondo sovraffollato

Esperimento universo 25: il destino di un mondo sovraffollato

L’esperimento Universo 25 venne condotto nel lontano 1968 e ben rappresenta il destino di un mondo sovraffollato

Nel ‘700 la popolazione mondiale si aggirava attorno ai 700 milioni di individui. Oggi, nel 2023, siamo quasi 8 milioni. La crescita esponenziale a cui abbiamo assistito negli ultimi 300 anni è stata ricreata nell’esperimento noto come Universo 25. Al centro dello studio condotto dall’etologo John Calhoun, una colonia di ratti inserita in un contesto “utopico”.

Esperimento universo 25
@envatoelements

La fogna del comportamento

L’esperimento Universo 25 nasce in risposta alle teorie malthusiane secondo le quali la crescita esponenziale della popolazione avrebbe portato a un estinzione per via della carenza di risorse. Calhoun però intendeva dimostrare che non erano le risorse il problema, quanto la mancanza di ruoli sociali “disponibili”. Iniziò così una serie di esperimenti con ratti e topi che culminarono con Universo 25.

In una situazione del tutto ideale con abbondanza di acqua, cibo, rifugio e in totale riparo da pericoli esterni, ospitò i primi otto esemplari di topi, suddivisi equamente tra maschi e femmine. Come da previsione i topi iniziarono a riprodursi, crescendo esponenzialmente. La colonia, adatta a ospitare fino a 3600 esemplari, cominciò a mostrare segni di cedimento attorno ai 600. Il cibo e l’acqua continuavano a non mancare, ma si assistette a un crollo dei ruoli sociali: gli accoppiamenti cominciarono a diminuire, la mortalità infantile arrivò al 96% (anche per forme di cannibalismo) fintanto che le nascite non si annullarono del tutto. Si arrivò a quella che Calhoun definì la fogna del comportamento: una “prima morte” sociale a cui sarebbe seguita la morte fisica. In questo contesto le femmine di ratto smisero di riprodursi e, le poche che lo facevano, trascuravano la prole. Molti esemplari diventarono aggressivi mentre altri, definiti “i belli” si nascosero in posizioni privilegiate dove potersi nutrire annullando le interazioni sociali.

Profezia o mero esperimento?

Il parallelismo tra la società dei topi e quella attuale viene abbastanza naturale. Davvero gli esperimenti dell’etologo sono un presagio di quello che potrebbe essere il destino di un mondo sovraffollato?

I pareri in merito sono discordanti. Al centro dell’obiezione c’è soprattutto la differenza tra gli individui in esame, ossia i ratti e l’uomo. In realtà, proprio come scrive Calhoun, “Non importa quanto sofisticato l’uomo creda di essere, una volta che il numero di individui in grado di ricoprire un ruolo sociale supera largamente il numero di ruoli disponibili, la conseguenza è la distruzione dell’organizzazione sociale”.

Se si riflette è un po’ quello che sta avvenendo nella società di oggi dove i “ruoli disponibili” sono sempre meno, sebbene non si assista a nessuna penuria di risorse. Il fatto quindi che sia la mancanza di ruoli all’interno di una società la causa dell’estinzione della popolazione sembrerebbe in accordo con i dati raccolti anche ai giorni nostri. I paesi più sviluppati sono quelli con il tasso di suicidi più alto. L’Europa con la Scandinavia è al primo posto in questa triste classifica: sono infatti i paesi con il PIL più alto ad avere in un certo senso confermato le evidenze dell’esperimento Universo 25.


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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