Eolico offshore: il rumore degli impianti disturba gli animali marini

L’eolico offshore è un settore in espansione e, per quanto il dato appaia positivo, riflettere sull’impatto ambientale degli impianti, e del rumore da essi provocato, è inevitabile. Un recente studio ha mostrato dati non del tutto incoraggianti sul rapporto tra inquinamento acustico e animali marini. Ora gli scienziati sono chiamati ad approfondire la questione, ma, fortunatamente le strutture di nuova generazione sembrano offrire buone soluzioni.

Eolico offshore e rumore
Il futuro del pianeta è legato alle energie rinnovabili e l’eolico offshore risulta un settore di punta. Esso permette di cogliere i massimi vantaggi dalla risorsa che sfrutta. Il vento in mare aperto soffia, infatti, più velocemente che sulla costa. Al largo lo spazio per i parchi è abbondante e costruire nuove strutture non implica l’impiego di terreni o il deturpamento dei paesaggi. Fermarsi ai lati positivi è, però, un errore. Non si può, infatti, negare che gli impianti producano rumore. I suoni più intensi vengono emessi in fase di costruzione, e ciò è ben noto e regolato. Le turbine in funzione continuano, però, a produrre rumore costante di bassa intensità. Poiché molti mammiferi marini comunicano fra loro utilizzando stimoli sonori ciò non può essere considerato trascurabile.
Lo studio
A concentrarsi su come il rumore prodotto dagli impianti eolici offshore possa influire sulla vita dei mammiferi marini ci ha pensato un team del Danish Hydraulic Institute. I ricercatori hanno raccolto e analizzato i dati sui suoni pubblicati da diversi parchi eolici attualmente operativi. L’obiettivo era stabilire quale relazione leghi il livello di rumore prodotto alla dimensione delle turbine. In generale è emerso che turbine più grandi producono suoni più intensi, ma tale trend non vale per le strutture di nuova generazione. I vecchi dispositivi sembrano in grado di influenzare la fauna in un raggio di 6.3 km. Per quelli più moderni tale distanza si riduce a 1.4 km.
Quindi?
La ricerca sull’impatto ambientale del rumore prodotto dall’eolico offshore rappresenta solo un inizio. Appare evidente che i suoni prodotti dagli impianti siano in grado di influenzare la vita dei mammiferi marini ma capire come non è semplice. Vari lavori hanno mostrato che la fauna non è portata ad allontanarsi dai parchi eolici al largo. In Europa nei pressi di questi sono state, per esempio, spesso avvistate focene e ciò sembra contraddittorio. Frank Thomsen, autore leader, ha spiegato che è improbabile che il rumore delle turbine causi lesioni agli animali, ma che lo stesso non si può dire per i cambiamenti comportamentali. Le conoscenze sulle conseguenze a lungo termine sono, però, oggi, in gran parte lacunose.
Pensare che l’eolico offshore possa avere un impatto negativo sugli ecosistemi a causa del rumore prodotto dagli impianti trasmette un po’ di sconforto. Gli esperti devono tracciare un bilancio, ma per farlo saranno necessari impegno, tempo e ricerche. La speranza è che il nuovo studio possa smuovere le coscienze. Nel frattempo badare di più al rumore del vento diventerà quasi inevitabile.
