È stata scoperta la mummia più antica dell’Antico Egitto
![Enrico Becchi](/_next/image?url=%2Fimages%2Fplaceholder_avatar.webp&w=3840&q=75)
Non è una grande novità che venga scoperta una nuova tomba sotto le sabbie egiziane. Ma se dentro questa tomba c’è la mummia più antica e forse la più completa fra quelle non reali mai scoperte dell’Antico Egitto, allora merita un po' di attenzione in più. Fra mummie, statue, decorazioni e oggetti di uso quotidiano, si tratta di una scoperta che aggiunge diversi tasselli in più alla comprensione dell’antica cultura egizia.
![mummia più antica egitto](https://www.innaturale.com/wp-content/uploads/2023/02/mummia-più-antica-egitto.png)
4300 anni per la mummia più antica d’Egitto
La scoperta risale al 26 gennaio scorso. A sud del Cairo, a Saqqara, vicino alla Piramide a Gradoni, sono state trovate 3 tombe sul fondo di uno scavo di 15 m di profondità.
Una contiene i resti di Khnumdjedef, ispettore degli ufficiali, supervisore dei nobili, e un sacerdote al complesso piramidale di Unas, l’ultimo re della Quinta Dinastia (2500-2400 a.C.). In questa tomba sono state anche trovate delle decorazioni che raffigurano varie scene di vita quotidiana di quel tempo.
Un’altra appartiene a Meri, un uomo considerato come “Custode dei Segreti”. Pare infatti che fosse colui che supervisionava l’archivio dei documenti reali, e che fosse un esperto scrivano; tutte cose che, agli occhi del popolo, lo facevano considerare come una persona dotata di conoscenze e abilità quasi mistiche.
La terza, invece, è appunto la tomba dove è stata rinvenuta la mummia di Hekashepes, la più antica mai scoperta dell’Antico Egitto. Ricoperta di foglie d’oro e custodita dentro un sarcofago di calcare, si stima che la mummia risalga a 4300 anni fa.
Non solo mummie
Oltre alle tre mummie, nel sito sono anche state trovate numerose statuette di legno risalenti all’Antico Regno (2700-2200 a.C.), quindi forse più antiche della mummia di Hekashepes.
Alcune rappresentano dei servitori. Altre un uomo di nome Fetek, probabilmente uno scrivano e un giudice. Altre ancora Ptah-Sokar, una divinità funeraria che è una fusione di Ptah, dio creatore e dell’artigianato, e Sokar, patrono della necropoli di Menfi.
Sono anche stati trovati amuleti, oggetti di uso quotidiano, vasi e frammenti di ceramiche.
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Una nuova finestra sulla cultura dell’epoca
L’importanza di questa scoperta non sta soltanto nell’aver portato alla luce la mummia più antica risalente all’Antico Egitto, o il più grande numero di statue trovate a Saqqara nell’ultimo secolo.
Secondo gli archeologi, ci racconta qualcosa in più sull’arte dell’Antico Regno, o sulle tecniche di mummificazione. E ci svela anche dei dettagli sulla vita delle persone comuni di quel periodo, dettagli che più di rado vengono trovati in dei siti tipicamente dedicati all’alta società egizia.
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