È stata scoperta la mummia più antica dell’Antico Egitto

Non è una grande novità che venga scoperta una nuova tomba sotto le sabbie egiziane. Ma se dentro questa tomba c’è la mummia più antica e forse la più completa fra quelle non reali mai scoperte dell’Antico Egitto, allora merita un po' di attenzione in più. Fra mummie, statue, decorazioni e oggetti di uso quotidiano, si tratta di una scoperta che aggiunge diversi tasselli in più alla comprensione dell’antica cultura egizia.

4300 anni per la mummia più antica d’Egitto
La scoperta risale al 26 gennaio scorso. A sud del Cairo, a Saqqara, vicino alla Piramide a Gradoni, sono state trovate 3 tombe sul fondo di uno scavo di 15 m di profondità.
Una contiene i resti di Khnumdjedef, ispettore degli ufficiali, supervisore dei nobili, e un sacerdote al complesso piramidale di Unas, l’ultimo re della Quinta Dinastia (2500-2400 a.C.). In questa tomba sono state anche trovate delle decorazioni che raffigurano varie scene di vita quotidiana di quel tempo.
Un’altra appartiene a Meri, un uomo considerato come “Custode dei Segreti”. Pare infatti che fosse colui che supervisionava l’archivio dei documenti reali, e che fosse un esperto scrivano; tutte cose che, agli occhi del popolo, lo facevano considerare come una persona dotata di conoscenze e abilità quasi mistiche.
La terza, invece, è appunto la tomba dove è stata rinvenuta la mummia di Hekashepes, la più antica mai scoperta dell’Antico Egitto. Ricoperta di foglie d’oro e custodita dentro un sarcofago di calcare, si stima che la mummia risalga a 4300 anni fa.
Non solo mummie
Oltre alle tre mummie, nel sito sono anche state trovate numerose statuette di legno risalenti all’Antico Regno (2700-2200 a.C.), quindi forse più antiche della mummia di Hekashepes.
Alcune rappresentano dei servitori. Altre un uomo di nome Fetek, probabilmente uno scrivano e un giudice. Altre ancora Ptah-Sokar, una divinità funeraria che è una fusione di Ptah, dio creatore e dell’artigianato, e Sokar, patrono della necropoli di Menfi.
Sono anche stati trovati amuleti, oggetti di uso quotidiano, vasi e frammenti di ceramiche.

Una nuova finestra sulla cultura dell’epoca
L’importanza di questa scoperta non sta soltanto nell’aver portato alla luce la mummia più antica risalente all’Antico Egitto, o il più grande numero di statue trovate a Saqqara nell’ultimo secolo.
Secondo gli archeologi, ci racconta qualcosa in più sull’arte dell’Antico Regno, o sulle tecniche di mummificazione. E ci svela anche dei dettagli sulla vita delle persone comuni di quel periodo, dettagli che più di rado vengono trovati in dei siti tipicamente dedicati all’alta società egizia.
