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Dallo strip club al food delivery a causa del coronavirus

Dallo strip club al food delivery a causa del coronavirus

Le ballerine di un strip club si danno al food delivery a causa della chiusura del loro locale per l’emergenza coronavirus.

Succede a Portland in Oregon dove, in tempi di coronavirus, si è passati dallo strip club al food delivery con una certa disinvoltura. Un club della città infatti ha deciso di reinventare il suo business a tempo di record, inventandosi un servizio di food delivery un po' particolare per mandare avanti gli affari e continuare a pagare gli stipendi.

Quando la cena a domicilio è piccante

L’idea di passare dallo strip club al food delivery è venuta a Shon Boulden, il proprietario del club Lucky Devil Lounge di Portland in Oregon. Si è trattata di una trovata dettata dalla necessità: mandare avanti l’attività del locale altrimenti bloccata a causa dell’impossibilità di rispettare le norme di distanza sociale imposte per l’emergenza coronavirus. Il lavoro delle ballerine era chiaramente a rischio, ma non quello della cucina: da qui l’intuizione del food delivery. Il nuovo servizio ha preso ironicamente il nome di Boober Eats e i piatti normalmente presenti nel menù del locale ora vengono consegnati dalle ballerine in abiti succinti.

L’associazione strip club e food delivery sembra funzionare tant’è che le chiamate non hanno tardato ad arrivare. Lo spirito dell’iniziativa è principalmente giocoso e goliardico e clienti sembrano averlo capito e apprezzato. Boulden costretto a chiudere per l'emergenza coronavirus, ha dovuto inventarsi al più presto una soluzione per garantire la paga ai suoi dipendenti e, con Boober Eats pare che abbia proprio fatto proprio centro. Sono 25 le ballerine impegnate nel servizio che consegna - senza sovrapprezzo, se non per il delivery - dalle 19 all’1 di notte.

La necessità aguzza l’ingegno ma quella di passare da uno strip club al food delivery è stata davvero una trovata brillante, nonché un modo originale per dare un contributo alla comunità, sostenendo delle lavoratrici e portando un nuovo servizio che in città proprio mancava.


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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