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Cosa sono i forasacchi, le spighe che possono causare problemi di salute ai cani

Cosa sono i forasacchi, le spighe che possono causare problemi di salute ai cani

I forasacchi sono un pericolo per i nostri cani e, con il ritorno della primavera, imparare a riconoscerli e a evitare che causino problemi è fondamentale.

Con l’arrivo della primavera i forasacchi tornano a colonizzare gli spazi verdi e a provocare più di un grattacapo ai padroni di cani. Queste piccole spighe sono, infatti, una minaccia per i nostri amici a quattro zampe e possono trasformarsi in una seria emergenza veterinaria. Tenere gli occhi aperti e prepararsi a prevenire, o curare, è dunque essenziale.

forasacchi

Cosa sono i forasacchi?

I forasacchi, detti anche “ariste”, sono i semi di alcune graminacee selvatiche, in particolare di orzo e avena. Essi si sviluppano in piccole spighe, di dimensioni comprese tra 1 e 3 cm. Queste presentano una punta acuminata, con cui rimangono attaccate alla pianta, e un corpo che si allarga, ricoperto di piccole setole spinose. Tali vegetali, infestanti, colonizzano prati con erba alta, parchi cittadini e, persino, marciapiedi e possono essere estremamente pericolosi. Quando si seccano, e ingialliscono, infatti, le spighe si staccano facilmente dalla pianta e i guai per i cani iniziano. I forasacchi, con la loro forma a freccia, possono penetrare in pelo e tessuti e farsi strada grazie ai movimenti dell’animale.

Sintomi

I forasacchi rappresentano un pericolo da aprile fino a estate inoltrata, con variazioni dovute ai diversi climi. Perché questi si attacchino al pelo dell’animale, è sufficiente che questo vi entri in contatto. Fare attenzione ad alcuni sintomi è, dunque, fondamentale. Quando l’arista penetra completamente nella pelle riuscire a vederla diventa impossibile, ma si notano gonfiore e arrossamento che tendono a espandersi. Le zampe sono fra le zone più a rischio. Le spighe possono, poi, finire nelle orecchie dei cani. Ciò causa grande fastidio a Fido, che tende a scuotersi, grattarsi e a tenere la testa inclinata. In caso di inalazione si possono osservare continui starnuti e persino sanguinamento, mentre se l’arista arriva in gola degli eccessi di tosse sono il primo segnale d’allarme. La sacca congiuntivale è un’altra parte sensibile. Arrossamento e lacrimazione di un occhio dovrebbero, allora, insospettirci.

Prevenire e curare

Impegnarsi per evitare che i forasacchi causino seri problemi è una priorità. La miglior strategia è la prevenzione. Evitare di portare il proprio animale a correre in prati dove l’erba è eccessivamente alta è una buona idea. Dopo una passeggiata nel verde, poi, spazzolare accuratamente Fido e procedere a un’accurata ispezione del pelo può evitare che si sviluppino infezioni. Qualora si individuasse la presenza di una spighetta è possibile rimuoverla con una pinzetta, facendo attenzione a sollevare l’intero corpo estraneo. Quando l’arista è già penetrata nella pelle, o si trova in un sito delicato e non accessibile, rivolgersi al veterinario rimane, invece, l’unica soluzione.

Pensare che i piccoli forasacchi possano essere così pericolosi potrebbe apparire strano. Il cambio di stagione porta sempre con sé qualche disagio per noi umani e ora sappiamo che il discorso non è diverso per i nostri amici a quattro zampe. La prossima volta che ci troveremo di fronte a una spighetta gialla, forse, dedicarle più di una rapida occhiata sarà inevitabile.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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