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Cosa sono gli speakeasy?

Cosa sono gli speakeasy?

Sapete cosa sono gli speakeasy? Preparatevi per un viaggio nell’America del proibizionismo di inizio ‘900, tra gangster in gessato e alcolici di contrabbando. Un’atmosfera che non ha certo smesso di affascinare.

Cosa sono gli speakeasy? Se vi foste imbattuti nel termine senza raccapezzarvi, la risposta è: locali in cui si vendeva alcol illegalmente, divenuti molto diffusi all’epoca del proibizionismo. Quest’ultima si riferisce ad un periodo storico che va dal 1919 al 1933 in cui negli Stati Uniti fu sancito il divieto totale alla fabbricazione, all’importazione, alla commercializzazione e al trasporto di alcol. Tuttavia l’origine degli speakeasy risulta ancora antecedente.

Parlate piano!

Il termine speakeasy pare comparire per la prima volta in Pennsylvania nel 1888 quando lo stato sancì un aumento del 900% della tassazione sui saloon. Il risultato fu un crollo del numero di bar legali e la conseguente apertura di locali clandestini. In uno di questi si racconta che Kate Hester, la quale aveva in gestione un locale nelle vicinanze di Pittsburgh, ammonì i suoi avventori turbolenti con la frase «speak easy, boys!», letteralmente «parlate piano, con calma», temendo che il rumore potesse rivelare la posizione dell’attività illegale.

Tuttavia il termine, nell’immaginario, si è legato indissolubilmente all’epoca del proibizionismo in cui il totale bando dei prodotti alcolici riportò in auge questo tipo di locali. Ambienti che ci immaginiamo in scantinati fumosi e bui, gestiti da loschi figuri con Borsalino, gessato e scarpe bicolore in vernice. Per quanto possa essere un’immagine romanzata non risulta del tutto errata, considerando che all’epoca il traffico di alcolici era gestito dalla malavita: uno su tutti ricordiamo il celeberrimo Al Capone. Inoltre, è proprio quell’immagine romanzata che ha permesso all’idea di speakeasy di arrivare fino ad oggi: non più riferendosi a bar clandestini quanto a locali con un’atmosfera capace di riportare, con la fantasia, a quei ruggenti - e controversi - anni venti immortalati tra le pagine de Il grande Gatsby di Scott Fitzgerald.

Gli speakeasy oggi, oltre a immergere il cliente nella giusta atmosfera, propongono un’offerta di drink e liquori tipici di quell’epoca. Senza contare il trasporto con cui alcuni gestori, addirittura, hanno mantenuto la «tradizione», evitando pubblicità diverse del passaparola per il proprio locale e richiedendo una parola d’ordine all’ingresso. Ora, a voi il gusto di cercare il vostro locale (il)legale di fiducia!


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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