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Concentrazione CO2: quando non c’erano foreste era simile a quella di oggi

Concentrazione CO2: quando non c’erano foreste era simile a quella di oggi

Conservare e rigenerare foreste è importante per controllare la concentrazione di CO2, ma altri fattori influenzano il ciclo del carbonio

La concentrazione di CO2 è oggi uno dei parametri più tenuti sotto controllo quando si parla di cambiamento del clima, perché è il più abbondante dei gas serra. Per questo, si studia molto anche com’era la sua concentrazione in passato, per capire meglio cosa e come la fa variare. Una ricerca recente ha scoperto che, al contrario di quanto si credeva, prima della comparsa delle foreste, i suoi livelli in atmosfera erano simili a quelli di oggi. Quindi quanto influisce la copertura vegetale sulla sua concentrazione?

concentrazione co2
@envatoelements

Gli scopi e i metodi dello studio

Sappiamo che le piante, tramite la fotosintesi, assorbono CO2 dall’atmosfera, perciò sono molto coinvolte nel ciclo del carbonio. E sappiamo anche che lo sono in particolare da quando sono comparse le prime foreste sulla Terra, cioè circa 385 milioni di anni fa. Ma quanto hanno contribuito di preciso a regolare la concentrazione di CO2?

Uno studio pubblicato su “Nature” lo scorso 20 dicembre ha cercato di scoprire proprio questo. I ricercatori hanno analizzato i resti di piante vissute durante il periodo Devoniano (416-359 milioni di anni fa), e ne hanno studiato la composizione isotopica del carbonio.

Gli isotopi sono atomi di un elemento che hanno lo stesso numero di protoni nel nucleo, ma un diverso numero di neutroni. Il carbonio ha 15 isotopi conosciuti, e quali si possono trovare nei resti di una pianta dipende dal clima in cui quella pianta è nata e cresciuta. Ecco perché studiare questi isotopi, in altre parole, significa studiare il clima di quel periodo.

La concentrazione di CO2 prima delle foreste

I risultati dello studio dicono che, prima della comparsa degli alberi, la concentrazione media di CO2 era di 525-715 ppm (parti per milione). Non molto lontana da quella di oggi, quindi, che si aggira su 380-410 ppm. In passato, invece, si ipotizzava che fosse molto più alta di quella moderna.

E la cosa davvero interessante è che, tramite altre tipologie di dati, sappiamo che nel medio Devoniano è avvenuto un importante raffreddamento del clima, di pari passo con una riduzione della CO2. Perciò, anche se non c’erano foreste, la CO2 era simile a quella di oggi, si stava riducendo e il clima si stava raffreddando.

Molti fenomeni incidono sul ciclo del carbonio

La conclusione a cui sono arrivati i ricercatori, allora, è che anche altri tipi di piante giocano un ruolo importante nel controllare la concentrazione di CO2. E, più in generale, che altri fenomeni hanno un peso notevole nel ciclo del carbonio. Le pratiche di riforestazione sono quindi molto utili per regolare i livelli di CO2, ma non sono gli unici metodi possibili.


Enrico Becchi
Enrico Becchi
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Scrittore, divulgatore scientifico, giornalista. Con quello che scrivo e racconto cerco di rendere le persone consapevoli di sé stesse e del mondo spaziando fra tanti ambiti, fra le scienze naturali e le scienze di frontiera.
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