Cioccolato vegano, gli ingredienti sì e quelli no
Come riconoscere il cioccolato vegano davanti agli scaffali ben forniti del supermercato o anche in una bottega artigianale? È fondamentale conoscere gli ingredienti che possono essere aggiunti alla ricetta originale di questo cibo degli Dei per capire quando davvero questo alimento è adatto a chi ha scelto un’alimentazione completamente vegetale.
Un successo internazionale
Le numerose fiere dedicate al cioccolato organizzate in varie città italiane dimostrano il successo che riscuote questo alimento. Torino e Perugia, ad esempio, sono note a livello internazionale proprio per il cioccolato. Anche il Grande Cinema ha spesso puntato i riflettori su questo alimento. Da Chocolat a Willy Wonka e La Fabbrica del Cioccolato, numerosi sono i film che hanno evidenziato le sensazioni magiche che è in grado di suscitare. Rinunciare al piacere di gustare questo alimento è praticamente impossibile. Ecco perché per chi ha scelto un’alimentazione cruelty-free trovare del cioccolato davvero vegano è importante e conoscere gli ingredienti che possono esservi aggiunti è fondamentale.
Un’ampia varietà di sapori
Fino da quando siamo bambini, il cioccolato ci ruba il cuore con il suo sapore ineguagliabile. Pochi, a meno che non abbiano problemi di intolleranza a qualche ingrediente, riescono a resistere al cioccolato e forse questo è uno dei motivi per cui ne esistono di tutti i tipi. Alle nocciole, fondente, al latte, bianco, al pistacchio e via dicendo all’infinito: ce n’è davvero per tutti i gusti. Proprio per accontentare tutti i consumatori, il settore dolciario si sta adeguando alla domanda e ormai si possono trovare facilmente barrette di cioccolato al latte 100% vegetale. Ma il cioccolato fondente, ad esempio, non è già di per sè vegano?
Cioccolato fondente e cioccolato vegano: quali ingredienti?
Tra tutti i tipi di cioccolato presenti sul mercato, quello fondente è anche quello più insidioso per un vegano. Non sempre, infatti, questo tipo di cioccolato è adatto ad un’alimentazione priva di ingredienti di origine animale. Alcune tavolette, ad esempio, contengono burro anidro, miele e aromi di origine animale. Persino la lecitina può derivare da cellule animali, come quella contenuta nel tuorlo dell’uovo. Scegliere un cioccolato fondente con una percentuale di cacao superiore al 65% potrebbe essere un buon metodo per stare certi che stiamo acquistando un cioccolato vegano.
Altri ingredienti in etichetta ci indicano che il cioccolato non è 100% vegetale, come ad esempio il lattosio. Un discorso a parte va fatto per l’olio di palma. In questo caso non si tratta della presenza di un ingrediente di origine animale ma piuttosto dell’impatto ambientale causato dalla sua produzione. Non dimentichiamo, comunque, che la produzione di cioccolato è di per sé poco sostenibile e comporta sfruttamento, deforestazione e lavoro minorile. Sarebbe pertanto importante scegliere un cioccolato sì vegano ma anche etico.
