Che differenza c’è tra orso bruno e orso marsicano?
Orso bruno e orso marsicano sono animali appartenenti alla stessa specie, presenti sul territorio del nostro Paese, ma tra i due esiste più di una differenza. Zona di distribuzione delle popolazioni e caratteristiche fisiche specifiche ci aiutano a non fare confusione. Per quanto i tratti in comune non manchino, da non trascurare sono anche le distinzioni relative alle tendenze comportamentali e alle abitudini dei plantigradi.
Differenza tra orso bruno e orso marsicano
Ad aiutarci a non dimenticare che tra orso bruno e orso marsicano esiste una differenza è, in primis, la scienza. Entrambi gli animali appartengono, infatti, alla specie Ursus Arctos, ma il secondo rappresenta una sottospecie distinta della prima, denominato Ursus Arctos Marsicanus. L’orso bruno è ampiamente diffuso in Asia, Europa e Nord America ed è stato reintrodotto in territorio alpino con il progetto Life Ursus.
L’orso marsicano è, invece, definito endemico sull'Appennino Centrale, dato che solo lì sopravvive ed è diffuso nell’area del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. La distinzione principale è da ricercare nella morfologia del cranio che, in quest’ultimo, risulta più largo e corto. Le dimensioni dell’orso marsicano sono, poi, leggermente inferiori.
Perché si chiama orso bruno Marsicano?
A darci indizi sulla differenza tra orso bruno e orso marsicano è anche il nome con cui viene indicato il secondo mammifero. Il termine marsicano fa, infatti, riferimento alla Marsica, zona sud-occidentale dell’Abruzzo, abitata nel I millennio a.C. dai Marsi. Oggi la regione esiste ancora come realtà storico-geografica, ma non è riconosciuta a livello ufficiale e non è identificabile con l’intero territorio di diffusione dell’orso.
Differenza tra orso bruno e orso marsicano: il carattere
La differenza tra orso bruno e orso marsicano, in territorio italiano, è evidente anche quando si guarda al comportamento dei due animali. Il primo mammifero è stato reintrodotto nel nostro Paese tra il 1999 e il 2000 e gli esemplari da cui si è, poi, sviluppata la popolazione sono stati spostati dal territorio sloveno. Questi provengono, quindi, da una regione poco antropizzata, in cui gli incontri uomo-animale risultano limitati. Tale mancanza di casi di contatto si traduce in un atteggiamento meno tollerante trasmesso anche ai discendenti.
L’orso marsicano è, invece, protetto fin dal 1924 e la reciproca abitudine all’interazione sembra aver reso il plantigrado più mansueto. Alcuni studi indicano come base di tali sfumature comportamentali una distinzione genetica. In entrambi i casi è bene specificare che l’orso non vede l’uomo come una preda. Il plantigrado tenta, anzi, di fuggire da esso e attacca solo se si sente minacciato.
Un’altra differenza tra orso bruno e orso marsicano risiede nella situazione delle due specie. La seconda è, infatti, considerata a rischio di estinzione, dato che in natura se ne contano solo 60 esemplari. Tra i tratti in comune spiccano, invece, habitat e abitudini alimentari. I plantigradi sono legati al bosco e risultano onnivori. Lo spirito di adattamento è parte integrante della loro indole.
