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Che differenza c’è tra giungla e foresta

Che differenza c’è tra giungla e foresta

Giungla e foresta non sono la stessa cosa anzi c’è più di una differenza tra i due termini, scopriamo insieme quali sono.

Sono termini che vengono spesso confusi tra loro anche perché si tratta di due tipologie di ambiente naturale con caratteristiche simili, ma in realtà esistono diversi motivi per non considerare i due termini sinonimi. Prima di analizzare che differenza c’è tra giungla e foresta, dobbiamo specificare che parliamo di foresta pluviale, ovvero una foresta dove piove tutto l'anno senza interruzione, con precipitazioni oltre i 1500 millimetri l’anno. Fino agli anni 50 del Novecento non esisteva l’espressione "foresta pluviale" e, pertanto, neanche la distinzione tra i due termini. La giungla era anche comunemente chiamata foresta vergine, nonostante giungla e foresta non siano esattamente la stessa cosa.

Che differenza c’è tra giungla e foresta
@envatoelements

La principale differenza tra giungla e foresta 

La principale differenza tra giungla e foresta pluviale è la luce del sole. La foresta pluviale è formata da alberi ad alto fusto che, anche grazie all’elevato tasso di umidità, hanno una chioma molto fitta che impedisce al sole di penetrare e arrivare fino al suolo. Pertanto una foresta pluviale è caratterizzata da un sottobosco poco fitto, a differenza della giungla che presenta invece un sottobosco con una vegetazione più folta. Secondo alcuni esperti, sfoltendo la chioma apicale di una foresta pluviale e permettendo alla luce di filtrare in mezzo agli alberi, si otterrebbe una giungla. Ciò dimostra quanto le vegetazioni dei due ambienti siano simili e quanto, di conseguenza, sia sottile la differenza. Semplificando molto, si potrebbe affermare che mentre la foresta pluviale è inaccessibile alla luce del sole, nella giungla chi fa fatica a penetrare è l’uomo, a causa della presenza, a livello più basso, di rami e liane intrecciate. 

L’alternanza delle stagioni

Un’altra differenza tra giungla e foresta è data dal ritmo delle stagioni. Entrambi i biomi sono caratterizzati da un elevato livello di umidità. Tuttavia essi differiscono tra loro perché, mentre nella giungla si alternano la stagione delle piogge e un lungo periodo di siccità, nella foresta pluviale le piogge non cessano mai. Ciò influenza chiaramente il tipo di vegetazione.  Gli alberi della giungla sono prevalentemente a foglie decidue. In questo modo riescono a sopravvivere alla lunga stagione invernale, caratterizzata dall’assenza di acqua. Contrariamente, nella foresta pluviale, le piante sono sempreverdi poiché vivono immerse nell’umidità.

I polmoni della Terra

Nelle foreste pluviali tropicali vive circa la metà delle specie animali e vegetali viventi sul pianeta. Proprio perché qui la biodiversità è massima, le foreste pluviali sono note come i polmoni della Terra. La loro importanza a livello ecologico è fondamentale per il pianeta. A differenza della giungla, una foresta pluviale è costituita da tre baldacchini o, più semplicemente, strati. Il baldacchino superiore è costituito da alberi ad alto fusto sui quali vive la maggior parte degli animali. Lo strato un po' più basso è costituito da alberi un pomeno alti, dove quindi  arriva pochissima luce. Il baldacchino ancora più basso è quello a livello del terreno, dove la vegetazione è molto scarsa e il tasso di umidità è molto elevato. Qui vive circa l80% delle specie di insetti di tutto il mondo.


Erika Barani
Erika Barani
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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