Che cos'è Just Stop Oil, l'organizzazione che protesta per l'ambiente nei musei

Lo scorso 14 ottobre due attivisti di Just Stop Oil sono entrati nella National Gallery di Londra per gettare zuppa di pomodoro su i “Girasoli”, famoso dipinto di Van Gogh prima di incollarsi le mani alla parete del museo. Il gesto eclatante ha fatto il giro del mondo portando i riflettori sul movimento ambientalista che, nonostante la recente creazione, sta da mesi facendo parlare di sé nel Regno Unito. Non senza critiche. Ma chi sono e cosa vogliono gli attivisti di Just Stop Oil?

Chi sono e cosa vogliono gli attivisti di Just Stop Oil

Come il nome stesso suggerisce, gli attivisti di Just Stop Oil chiedono la cessazione dell’utilizzo di combustibili fossili nel Regno Unito. Nello specifico, che il governo britannico blocchi immediatamente tutte le future licenze per l'esplorazione, lo sviluppo e la produzione di combustibili fossili, in linea con quanto raccomandato dell'Agenzia internazionale per l'energia. Nel corso dei mesi dalla sua fondazione le richieste del gruppo si sono allargate chiedendo al governo inglese anche sovvenzioni per il trasporto pubblico, nuove tasse sui grandi inquinatori e il soddisfacimento dei bisogni energetici di base per tutti i cittadini in difficoltà.

"Extinction Rebellion e Insulate Britain hanno dimostrato che la disobbedienza civile funziona" si legge sul sito ufficiale di Just Stop Oil, "dobbiamo fare molto di più per fermare il più grande crimine contro l'umanità. Ecco perché stiamo entrando nella fase di resistenza civile: non si tratta più di un singolo progetto o campagna, si tratta di resistere a un governo che sta danneggiando noi, le nostre libertà, i nostri diritti e il nostro futuro".

La campagna di resistenza civile di Just Stop Oil

Nei pochi mesi di attività dalla sua fondazione Just Stop Oil ha lanciato una serie di azioni aggressive di “resistenza civile” per portare a termine i suoi obiettivi. In aprile gli attivisti di Just Stop Oil sono intervenuti bloccando distributori di carburante, strade, petroliere e impianti petroliferi causando, a quanto riporta il quotidiano britannico Guardian, cali di distribuzione in diverse aree dell’Inghilterra fino al 40%. Sempre nel corso degli ultimi mesi sostenitori di Just Stop Oil hanno tentato, spesso con successo, di bloccare eventi e manifestazioni sportive prendendo ora di mira anche musei e gallerie d’arte. L’associazione punta a bloccare la viabilità nella capitale Londra per tutto il mese di ottobre.

Gli interventi estremi di Just Stop Pil, dal blocco stradale, all’interruzione di manifestazioni fino all’imbrattamento di opere d’arte e all’incollare le mani a muri e asfalto per rallentare l’intervento della polizia, hanno fatto e stanno facendo discutere portando a reazioni polarizzate anche tra altre associazioni ambientaliste tra sostenitori e chi invece ritiene che il metodo di protesta sia eccessivo e controproducente per l’intero movimento di lotta alla crisi climatica. Ad oggi circa 1600 attivisti di Just Stop Oil sono stati arrestati e più di 70 sono finiti in carcere.