Euro

 <div class="wpb_wrapper"> <p><strong>Caper</strong> è il <strong>carrello tecnologico</strong> che promette di sfidare <strong>Amazon Go</strong>, fornendo una soluzione a negozi già esistenti per una spesa smart e moderna. Tutta l’esperienza della spesa rimane concentrata all’interno del carrello <strong>hi-tech</strong>, che con sensori e telecamere può <strong>tenere traccia dei nostri acquisti</strong>, permettendosi di acquistare con facilità un’incredibile varietà di prodotti.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>Vi siete mai chiesti <strong>quale sarà il nostro modo di mangiare tra 20 anni?</strong> Scoprendo di più riguardo <strong>24 food company</strong> si può capire molto di quello che ci aspetta a tavola <strong>nel prossimo futuro</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Copia</h2> <p>Diminuire lo spreco alimentare è un altro elemento chiave della rivoluzione del sistema agroalimentare e<strong> Copia</strong>, rispetto a tantissime altre realtà impegnate sul tema, sta facendo molto parlare di sé. La chiave del loro successo è la <strong>fitta rete di collegamento che crea tra le organizzazioni no-profit</strong>, i<strong> consumatori</strong> e i <strong>distributori</strong>. Così gli «scarti» vengono distribuiti dove ce n'è più bisogno. Non mancano comunque diverse app nate per combattere lo stesso fenomeno, e città come <a title="Scopri le app contro le spreco alimentare più efficaci a Londra" href="https://www.innaturale.com/le-app-contro-lo-spreco-alimentare-che-fanno-impazzire-londra/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Londra</a> e <a title="Scopri ReThink Food NYC, il progetto per combattere lo spreco alimentare" href="https://www.innaturale.com/rethink-food-nyc-cosi-new-york-combatte-lo-spreco-cibo/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">New York</a> sono in prima linea.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Analytical Flavor Systems</h2> <p>Quando si lancia un nuovo prodotto alimentare sul mercato la cosa forse più difficile è <strong>predire se alle persone piacerà o meno</strong>. È una questione complicata, che spesso e volentieri coinvolge un panel di esperti in grado di spiegare per filo e per segno perché hanno gradito o meno una certa ricetta. <strong>Analytical Flavor Systems</strong> sostituisce l'intero processo con sensori e intelligenza artificiale, un sistema in grado di predire quanto piacerà un determinato alimento per <strong>precise porzioni di consumatori</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Whisk</h2> <p>Altra applicazione dell'<strong>intelligenza artificiale</strong> in cucina: <strong>ricette</strong> messe a punto da un computer, <strong>personalizzate</strong>, i cui ingredienti vengono <strong>valutati online</strong> anche dal punto del prezzo, tramite <strong>e-commerce</strong>. Con solo 10 impiegati, questa società con base a Birmingham collabora con giganti come la <strong>BBC</strong> e sembra essere unica nel suo genere.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Buzzfeed Tasty</h2> <p>Magari anche voi, sfogliando la vostra bacheca di Facebook, vi siete imbattuti in<strong> brevi video ricette</strong> dallo stile leggero e veloce,<strong> piatti semplici</strong> ma perfetti da preparare in casa con il minimo sforzo. È stato <strong>Buzzfeed Tasty</strong> ad introdurre questo tipo di format, diventando, ad oggi, il contenitore di ricette filmate<strong> più frequentato di internet</strong>. Ora si dedicano anche alla produzione e brandizzazione di<strong> strumenti da cucina</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>AgShift</h2> <p>Questa azienda punta a fare qualcosa di tanto complesso quanto utile: sfruttando le nuove implementazioni dell'<strong>intelligenza artificiale</strong>, vuole mettere a punto un'applicazione in grado di riconoscere, attraverso una foto un ortaggio, valutandone lo stato di conservazione e qualità. Grazie ad un archivio messo a punto dall'<strong>USDA</strong> - l'<strong>U.S. department of agriculture</strong> - il programma sarà in grado di confrontare le foto scattate con il telefono con quelle categorizzate, in modo da stimare con sempre maggior accuratezza lo stato degli <strong>ortaggi</strong>, evidenziandone il prezzo corretto.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Ingest.Ai</h2> <p>Il mondo dell'informazione sta raggiungendo ogni ambito, compresa la ristorazione.<strong> Esistono software per ogni aspetto gestionale</strong>, dalle ordinazioni al magazzino fino alle consegne a domicilio. A volte può essere estremamente complicato riuscire a gestire tutto, ma il programma <strong>Ingest.Ai</strong>, messo a punto da un <strong>ex ingegnere della IBM</strong> potrebbe risolvere la questione alla radice. Raccogliendo tutte le sfaccettature gestionali in un singolo software, promette di rivoluzionare l'efficienza di moltissimi locali.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Innit</h2> <p>Il concetto dietro a <strong>Innit</strong> è un po' più complesso: l'idea è creare un <strong>generatore di ricette personalizzate</strong> aderenti ai <strong>negozi a disposizione</strong> nelle vicinanze del consumatore e ai pasti che questo vorrebbe consumare durante la settimana. Una sorta di ricettario in grado anche di dirvi<strong> cosa avete bisogno di mangiare</strong> per stare al meglio, verificando i pasti precedenti, e dove fare la spesa per preparare la migliore versione possibile dei vostri manicaretti. Sembra fantascienza, ma la partnership stretta con giganti del calibro di <strong>Electrolux</strong>, <strong>LG</strong> e <strong>Philips</strong> sono ottimi segnali per questa nuova realtà.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Instant Pot</h2> <p>Qui in Italia si vedono ancora poco, ma all'estero, soprattutto negli <strong>Stati Uniti</strong>, sembrano non poterne fare a meno. <strong>Instant Pot</strong> è una pentola a pressione elettrica e programmabile, che conta su una <strong>vasta e attivissima comunità</strong> sempre impegnata a scambiarsi trucchi e consigli per usarla al meglio. Ha avuto un successo tale da diventare il sinonimo di tutte le altre pentole simili, in grado di <strong>cucinare in maniera precisa</strong> tantissimi alimenti diversi.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Caliburger</h2> <p>Cosa ci fa in questa lista una catena di hamburgerie? È uno dei brand che <strong>si interessa di più all'innovazione</strong>, basti pensare a <a title="Scopri Flippy, il robot dietro ai fornelli" href="https://www.innaturale.com/flippy-un-robot-dietro-ai-fornelli/">Flippy</a>, il loro robot dedicato alla preparazione degli hamburger. Hanno anche messo a punto dei chioschi per velocizzare i pagamenti grazie al <strong>riconoscimento facciale</strong>. Può sembrare poco, ma è solo la punta dell'iceberg di un futuro che vedrà sempre più automatizzazione nel mondo della ristorazione.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Cafe X</h2> <p>La prima generazione dei robot marchiati <strong>Cafe X</strong> è stata sperimentata nel 2017, e ad oggi siamo alla seconda. Sono in molti a sostenere che a breve potremo trovarci di fronte un <strong>braccio robotico dietro al bancone</strong>, impegnato a servirci il nostro caffè preferito. E progetti come questo nascono in tutto il mondo, basti pensare <a title="Scopri di più su Sawyer, il robot barista dal Giappone" href="https://www.innaturale.com/un-robot-barista-caffe-si-chiama-sawyer-ed-giapponese/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Sawyer</a>, il robot barista giapponese.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Intellectual Ventures/Modernist Cuisine</h2> <p>Immaginate la follia creativa della fabbrica di Willy Wonka ma applicata ad ogni ambito della cucina. Questo è <strong>Intellectual Ventures</strong>, <strong>una compagnia impegnata nel trovare nuovi e geniali modi per cucinare il cibo</strong>. Ha depositato diversi brevetti per la lavorazione personalizzata di certi alimenti e <strong>stampa 3D</strong> in cucina. <strong>Modernist Cuisine</strong>, che opera sotto lo stesso tetto, si dedica invece più all'ambito della cucina molecolare e la gastronomia di precisione.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>PicoBrew</h2> <p>L'azienda <strong>PicoBrew</strong> con il suo prodotto <strong>Pico U</strong> vuole rivoluzionare il modo in cui prepariamo le bevanda a casa. Si tratta di una macchina che combina un sistema di «capsule» marchiate dall'azienda e ingredienti scelti dall'acquirente. Si può gustare <a title="Scopri il kombucha, il tè fermentato" href="https://www.innaturale.com/kombucha-fermentato-dalle-mille-proprieta/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Kombucha</a>, <a title="Scopri cos'è lo Yerba Mate" href="https://www.innaturale.com/yerba-mate-l-alternativa-a-te-e-caffe/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Yerba Mate</a>, caffè ma anche birra o diversi tipi di bibite. E non si tratta delle stesse capsule che abbiamo imparato a conoscere con il caffè: per la birra, per esempio <strong>si parte proprio da orzo e luppolo</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>PerfectDay</h2> <p>Questa azienda, seguendo un concetto simile a quello della <a title="Scopri di più sulla carne in laboratorio" href="https://www.innaturale.com/carne-in-laboratorio-fantascienza-a-portata-di-mano/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">carne cresciuta in laboratorio</a>, utilizza un lievito modificato geneticamente per produrre latte senza bisogno delle mucche? Non stiamo parlando di un prodotto simile, tipo «latte di soia», stiamo parlando di una <strong>bevanda organoletticamente e nutrizionalmente identica all'originale</strong>, senza però sfruttare animali. Non si tratta di un progetto utopico: PerfectDay si sta inserendo molto bene come fornitrice di latte per altre aziende.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Aspire</h2> <p>Molti storcono ancora il naso, ma sempre più persone credono che gli <strong>insetti</strong> saranno una parte importante della dieta nel prossimo futuro. Esistono molte realtà che stanno affrontando questo mercato, come <a title="Scopri 21Bites, il primo e-commerce dedicato agli insetti" href="https://www.innaturale.com/21bites-primo-commerce-la-vendita-insetti-mangiare/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">21Bites</a> in Europa, ma è Aspire, negli Stati Uniti, ad essere leader di questo nuova realtà emergente. La società possiede un <strong>allevamento automatizzato di grilli</strong> ed ha da poco acquistato un'azienda specializzata in barrette proteiche a base di insetti.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Beyond Meat</h2> <p>Niente OGM, niente glutine e niente soia per i prodotti <a title="Scopri i prodotti vegan che rivoluzionano l'industria della carne" href="https://www.innaturale.com/prodotti-vegan-arrivo-anche-nellindustria-della-carne/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Beyond Meat</a>, che sta portando sul mercato hamburger praticamente indistinguibili dalle loro controparti a base di carne. L'azienda conta su investitori come <strong>Leonardo di Caprio</strong>, <strong>Bill Gates</strong> e <strong>Richard Branson</strong>, e utilizza solo ingredienti vegetali per le sue preparazioni. Altre aziende simili, come la <strong>Impossible Foods</strong> con il suo <a title="Scopri la scienza dietro l'hamburger impossibile" href="https://www.innaturale.com/la-scienza-dietro-lhamburger-impossibile/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">hamburger impossibile</a> stanno percorrendo strade analoghe, ma Beyond Meat sembra stare lentamente vincendo su tutti i concorrenti.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Amazon Go</h2> <p>Abbiamo scritto molto riguardo la <a title="Scopri come fare la spesa online" href="https://www.innaturale.com/il-futuro-e-la-spesa-online-trend-in-crescita-di-oltre-il-10/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">spesa a casa</a> e i <a title="Scopri come faremo la spesa nel 2040" href="https://www.innaturale.com/come-faremo-la-spesa-nel-2040/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">supermercati del futuro</a>, ma Amazon Go è sicuramente l'esempio più concreto. I suoi negozi di prova hanno dato un assaggio di come potrà essere la spesa tra qualche anno, non decenni. Il primo punto a <strong>Seattle</strong> ha dimostrato <strong>convenienza</strong> e una rapidità nel passare dagli scaffali alla cassa e poi all'uscita unica nel suo genere.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Byte Foods</h2> <p>Cambiando focus, <strong>Byte Foods</strong> si sta occupando di rivoluzionare il mondo del pranzo in ufficio. Il principio di funzionamento è simile a quello di <strong>Amazon Go</strong>, ma con un tocco di personalizzazione in più: vengono valutati i <strong>prodotti locali più di tendenza</strong>, le preferenze dei singoli dipendenti e un software imparerà a farci trovare negli appositi frigoriferi i loro piatti preferiti. Sono stati <strong>tra i primi a offrire anche alcune opzioni per la cena</strong>, così che i lavoratori non debbano fermarsi al supermercato da casa.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>FoodLogiQ</h2> <p>La<strong> tracciabilità degli alimenti</strong> è un argomento sempre più importante per tutti i consumatori, un mattone fondamentale per la sicurezza alimentare. Abbiamo già parlato di come la <a title="Scopri come i bitcoin aiutano a tracciare il cibo" href="https://www.innaturale.com/tecnologia-bitcoin-la-tracciabilita-del-cibo/">blockchain</a>, il meccanismo criptografico dietro ai bitcoin, possa aiutare a migliorare questo aspetto della <strong>catena alimentare</strong>, ma <strong>FoodLogiQ</strong> sta già implementando alcuni sistemi per aiutare produttori e consumatori. Le informazioni sulla filiera vengono mostrate in ogni loro dettaglio, seguendo passo passo il piatto dal campo alla tavola.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Zume</h2> <p>Zune è una start-up che punta su<strong> food truck</strong> dedicati alla pizza, preparata con l'aiuto di <strong>robot</strong>. E non è l'aspetto più tecnologico della società: per posizionare i suoi mezzi ha utilizzato <strong>una montagna di dati e algoritmi</strong>, così da predire quantità e tipologie di pizze ordinate. Siamo o non siamo già nel futuro?</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Nima</h2> <p>Altro argomento scottante sul piano alimentare, <strong>sempre più alla ribalta delle cronache</strong>, sono le intolleranze e le allergie alimentari. Nima con i suoi prodotti mira a dare in mano ai consumatori strumenti per <strong>rilevare in tempo reale il glutine</strong> all'interno degli alimenti, ma l'obiettivo è di riuscire a creare un dispositivo in grado di <strong>rintracciare ogni allergene possibile</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Chef'd</h2> <p>Esistono diverse realtà che fanno arrivare direttamente a casa un <strong>kit di alimenti pronti</strong> per essere trasformati in ricette e piatti deliziosi, ma Chef'd è forse l'azienda più di successo del settore. Tecnicamente punta al <em><strong>white-labelling</strong></em>, offrendo a giganti come <strong>Nestlé e Campbell</strong> la possibilità di sponsorizzare determinati prodotti. Pur avendo cominciato esclusivamente online ora conta anche su un canale retail molto forte, presente anche nei supermercati.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Deliveroo</h2> <p>Esistono moltissimi servizi di consegna a domicilio, ma non sono tutti uguali. <strong>Deliveroo</strong> merita di essere menzionato, in particolare, per il suo progetto <strong>Editions</strong>: l'idea è quella di servire le zone con la più <strong>scarsa presenza di ristoranti</strong>, aiutando nuove realtà ad aprire con bassi costi di lancio servendo esclusivamente online. I clienti potranno avere più scelta vicino casa e nuove attività potranno nascere con un aiuto finanziario.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Ember</h2> <p>La prima «<strong>tazza in grado di controllare la propria temperatura</strong>» al mondo. Si tratta di una semplice mug in grado di scaldarsi da sola, un’idea semplice che però potrebbe vedere implementazioni molto interessanti. Dai brevetti depositati dall’azienda si intuisce che in futuro potrebbero rivolgersi verso <strong>medicinali e biberon</strong>. Nel frattempo però niente avanzi di caffè da riscaldare in microonde, ci pensa direttamente Ember.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Pilotworks</h2> <p>Ultima ma non ultima c'è <strong>Pilotworks</strong>, una società che si occupa di <strong>incubare altre start-up del mondo del cibo</strong>. Un'idea venuta ai due ideatori proprio per la difficoltà da loro incontrata per trovare infrastrutture adeguate al lancio di piccole<strong> realtà innovative nell'ambito food</strong>.</p> </div> 

ember

A breve il nostro modo di mangiare sarà trasformato da 24 food company, impegnate già ora ad imbandire le tavole del futuro.

Le 24 food company che cambieranno il nostro modo di mangiare

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;"><strong>La natura del rapporto col cibo è cambiata</strong> incessantemente lungo tutto il corso della nostra storia, fino a arrivare alla creazione, nell’ultimo secolo, di luoghi specifici per l’acquisto di merci alimentari, i <strong>supermercati</strong>, che rappresentano oggi una delle realtà più affermate per la spesa domestica. Seppur di relativamente recente introduzione, discout e centri commerciali potrebbero trovarsi di fronte ad una terribile quanto rivoluzionaria minacci: <strong>la consegna della spesa a domicilio</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h3 style="text-align: left;">C’era una volta il fattorino</h3> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Se qualcuno, una decina di anni fa, avesse prospettato la fine della consegna di posta e cartoline, soppiantate da email e comunicazioni virtuali, di sicuro non lo avremmo considerato un folle. Eppure così non è andata, e come mai? In una parola: <strong>e-commerce</strong>. Amazon, per usarne un’altra. Ci siamo trovati di fronte la possibilità di avere sotto casa oggetti dei più disparati in un relativamente breve arco di tempo.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Dall’altra parte se ne sta la pizzeria e il suo ‘pizzaman’, fattorino della pizza, che in barba a segnaletiche e traffico ti porta a domicilio la cena fumante. Come lui, anche il ristorante cinese, magari quello che prepara sushi, la gastronomia siciliana, insomma molti si sono lanciati nel <strong>meraviglioso mondo del ‘a domicilio’</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h3 style="text-align: left;">Un punto d'incontro</h3> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Uno strano matrimonio tra queste due realtà non è poi così difficile da immaginare. Ma <strong>Amazon</strong> non si limiterebbe di certo a consegnarti una pizza, piuttosto, perché no, la spesa. Da circa un anno infatti <strong>i clienti Prime possono ordinare una spesa</strong> scegliendo tra un centinaio di prodotti tra marche nazionali e internazionali, vedendosi garantita la consegna in 24 ore. <strong>Il country manager di Amazon</strong>, François Nuyts, come riporta un articolo dell’<em>International Business Time</em>, ha dichiarato: "Il nostro nuovo negozio Alimentari e cura della casa è disponibile <strong>24 ore al giorno e 7 giorni su 7</strong>. Adesso i clienti possono acquistare migliaia di prodotti alimentari a lunga conservazione e per la cura quotidiana della casa con un click e dimenticare code e pesanti borse da trasportare.”</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h3 style="text-align: left;">Un futuro 'automatizzato'</h3> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Assieme a un sempre più ampio ventaglio di opzioni tra cui scegliere si è anche andato a evolvere <strong>il panorama dei fattorini</strong>. Se da una parte <strong>Uber</strong>, la società famosa per i dissidi con i tassisti e una delle più valutate start up del pianeta, ha scelto di dedicarsi al mondo del food, anche i mezzi di trasporto stessi, presto potrebbero essere rimpiazzati da droni. <strong>UberEats </strong>dovrebbe approdare in Italia a fine agosto e promette di mettere in comunicazione gli automobilisti uber con le cucine di diversi ristoranti, in modo da consegnare a domicilio i vostri piatti preferiti.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;"><span style="color: #999999;"><em>Fonti: Ilsole24ore - Ibtimes</em></span></p> </div> 

cibo-e-spesa-a-domicilio-addio-al-supermercato-c

Cibo e spesa a domicilio. Addio al supermercato!

 <div class="wpb_wrapper"> <p>Caper cerca proprio di risolvere questa problematica, fornendo una soluzione per quei punti vendita che <strong>non possono permettersi una completa riconversione degli ambienti</strong>, riunendo tutti gli strumenti con cui Amazon Go tappezza ogni angolo dei suoi ambienti in un carrello tecnologico.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Il carrello tecnologico è già nei supermercati</h2> <p>Non stiamo parlando di fantascienza: il carrello tecnologico di Caper è già in uso in oltre <strong>150 negozi solo nella città di New York</strong>. L’esperienza sembrerebbe così positiva per i clienti che le vendite registrate hanno subito un incremento del <strong>18%</strong>, grazie ad un funzionamento semplice e intuitivo.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>Il carrello hi-tech funziona grazie ad una serie di fotocamere e sensori in grado di <strong>prendere nota di ogni singolo prodotto inserito al suo interno</strong>, presentando alla fine della spesa il conto. A questo punto si può procedere con un pagamento elettronico, sfruttando lo schermo touch screen in dotazione al carrello. Che sia questo il vero futuro della spesa?</p> </div> 

Caper-carrello-tecnologico

Lifestyle

Il carrello tecnologico Caper è pronto a sfidare Amazon Go, cercando di combattere il gigante della spesa online con telecamere e sensori per una spesa intelligente.


Caper vs Amazon Go: il carrello tecnologico sfida Amazon

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