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Cambiamento climatico: quanto ci costa ignorarlo?

Cambiamento climatico: quanto ci costa ignorarlo?

Ignorare il cambiamento climatico ha un costo sociale molto elevato. Una voce onerosa nei bilanci degli stati che contribuisce ad accrescere le diseguaglianze.

La tematica del cambiamento climatico è probabilmente una delle più sottovalutate della storia dell’uomo. Un pericolo reale di cui i governanti e le popolazioni non hanno ancora inteso la vera portata. I dati e le evidenze sono inequivocabili e tra queste figura di certo il costo economico di questo fenomeno.

Ignorare il cambiamento climatico costa caro e peggiora le disuguaglianze

Il riscaldamento globale indotto dal cambiamento climatico è un fenomeno che non impatta esclusivamente sull’ambiente ma anche sulla nostra quotidianità e sul nostro ordine sociale. La prima evidenza in merito riguarda i disastri di origine climatica che sempre più riempiono le pagine dei quotidiani del mondo, ma non è tutto. Oltre alle vittime umane delle calamità, a subire il duro impatto del cambiamento climatico, vi sono anche i bilanci degli stati. Il riscaldamento globale ha un costo, esprimibile in valuta che indica, in maniera più o meno esaustiva, il prezzo da pagare per ogni tonnellata di CO2 emessa nell’atmosfera.

Rispetto a quest’ultimo punto, l’analisi prende in considerazione i costi e i benefici (il valore prodotto) inerenti le emissioni in oggetto, calcolandone così il costo sociale. Basandosi sui dati raccolti nel 2017, il costo medio globale di una tonnellata di CO2 emessa è di circa 400 dollari. Per un valore totale che supera i 16.000 miliardi di dollari! Tra i maggiori produttori anidride carbonica spiccano USA e Cina, due stati che stanno già pagando caro l’inquinamento che producono, rispettivamente 48 e 24 dollari per tonnellata. Il costo di una temperatura superiore a quella economicamente ottimale sta inoltre contribuendo ad accrescere le disuguaglianze tra stati. Per esempio, laddove Canada e Russia, caratterizzate entrambe da climi tendenzialmente rigidi, non stanno risentendo particolarmente dell’aumento delle temperature, con un costo per tonnellata di CO2 che si aggira sui 10 dollari, altre nazioni, come l’India, stanno pagando un conto ben più salato con cifre che raggiungono gli 86 dollari tonnellata.

Questo si traduce nel fatto che per ogni tonnellata di anidride carbonica prodotta l’India avrà un costo di otto volte superiore a quello del Canada. Ciò significa che, considerando i processi umani che producono CO2, il valore economico generato in India sarà soggetto ad un fardello, riguardante il costo dell’inquinamento, di otto volte superiore a quello canadese. Non solo, quindi, il cambiamento climatico pesa sui bilanci nazionali, ma ha un influenza deleteria sull’incremento della disuguaglianza tra gli stati. Fatte queste considerazioni, rimane poco chiara la ragione per cui la maggior parte dei governanti continuino ad ignorare quello che a tutti gli effetti si configura come un buco nei loro bilanci, oltre ad un vero pericolo a livello globale.

Fonti: Nature


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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