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Birra: un giorno potrebbe sostituire il gasolio

Birra: un giorno potrebbe sostituire il gasolio

Scoperto dai chimici dell’Università di Bristol un metodo per trasformare la birra in carburante. Il metodo potrebbe funzionare già per muovere automobili a gasolio.

Ricordate quella scena di Ritorno al Futuro 2 in cui Doc Brown alimentava la sua automobile volante in grado di viaggiare nel tempo con una buccia di banana e i resti di una lattina di birra? Ancora non ci siamo, purtroppo, ma qualcosa di simile potrebbe arrivare presto ad alimentare le nostre vetture. I chimici dell’Università di Bristol infatti hanno ideato un metodo in grado di trasformare la birra in carburante in grado di funzionare con gli attuali motori a gasolio.

Questione di catalizzatori

La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Catalysis Science and Technology e dimostra come sia possibile trasformare l’etanolo, una sostanza rinnovabile presente in praticamente tutti gli alcolici, in butanolo e ridurre così di fatto la dipendenza del mercato dai non rinnovabili diesel e benzina. A dire la verità, la conversione etanolo-butanolo era già stata effettuata in condizioni di laboratorio servendosi di etanolo purissimo. Tuttavia, affinché la tecnologia avesse quantomeno una speranza di prendere piede era necessario trovare un sistema efficiente anche per l’etanolo proveniente da fermentazione, come quello presente nella birra, dove la componente d’acqua nella miscela arriva fino al 90%.

Il «segreto» che arriva Bristol è la scoperta di un nuovo catalizzatore composto in parte da rutenio e cloro, e in grado di facilitare l’ottenimento di butanolo partendo da etanolo da fermentazione. «L’isobutanolo che abbiamo ottenuto - ha spiegato il professor Duncan Wass che ha diretto la ricerca - è un carburante ideale grazie alla sua alta densità energetica, adeguato numero di ottani e compatibilità coi motori attualmente in circolazione».

A tutta birra

«Trasformare la birra in carburante è stato divertente e ha avuto a che fare coi resti della festa di Natale del laboratorio - ha scherzato Wass - tuttavia il punto che ne emerge è estremamente serio». La birra a quanto pare è un ideale sostanza di partenza grazie alla sua composizione chimica e, secondo i ricercatori, potrebbe addirittura essere utilizzata già ora in processi industriali per la produzione di butanolo. Certo, a chi la birra l’apprezza piange il cuore all’idea di vederla «bruciata» nei motori delle nostre auto ma se questo significasse arrivare un passo più vicini all’indipendenza dai combustibili fossili, è un sacrificio che in molti sarebbero disposti a fare.

Fortunatamente in processi industriali di rilievo, utilizzare la birra non sarebbe pratico. Tuttavia una sostanza ottenuta da fermentazione e simile alla birra, sebbene non altrettanto gustosa, sarebbe utilizzata per la produzione di butanolo. I mastri birrai possono quindi stare tranquilli, anche perché il processo è ancora in fase sperimentale e occorreranno almeno altri cinque anni per ottenere una tecnologia rilevante su scala più ampia. Niente birra nel serbatoio quindi, almeno per ora.

Fonti: Science Daily – Daily Mail – University of Bristol


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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