inNaturale
Home
>
Battaglia a Barbuda: il turismo di lusso minaccia l’isola

Battaglia a Barbuda: il turismo di lusso minaccia l’isola

La battaglia a Barbuda infuria ormai da anni. La costruzione di un resort di lusso minaccia l’incontaminato ambiente dell’isola e i locali non ci stanno.

La costruzione di un resort di lusso sta alimentando una battaglia a Barbuda, piccola isola dell’arcipelago caraibico. In questo paradiso, da 1.800 abitanti, il diritto è tutt’oggi fondato su antiche norme. La realizzazione di tale struttura potrebbe avere conseguenze disastrose per l’ambiente e per l’economia locale. I responsabili e i finanziatori, tuttavia, rigettano le accuse e sono pronti a proseguire.

Battaglia a Barbuda

La battaglia a Barbuda:

A Barbuda un gruppo di investitori americani ha ottenuto l’autorizzazione per la realizzazione di una struttura di lusso da 2 miliardi di dollari. Il Barbuda Ocean Club sorgerà nel Codrington Lagoon National Park e occuperà 700 acri. Il Global Legal Action Network, a fianco del Barbuda council, ha richiesto un’indagine internazionale per la salvaguardia della zona protetta. La battaglia a Barbuda è anche politica. A Barbuda infatti, secondo un secolare sistema, il territorio è diviso equamente tra gli abitanti. Non può essere quindi venduto. Una legge del governo centrale di Antigua del 2017 ha eliminato tale restrizione, ma il provvedimento è ancora al vaglio delle autorità.

Le drammatiche conseguenze:

Ad alimentare la battaglia a Barbuda è la volontà dei locali di tutelare se stessi e l’ambiente. Secondo Adelle Blair, consulente ambientale al Barbuda council, la distruzione della foresta di mangrovie renderebbe i locali indifesi contro eventi meteorologici estremi. Nel 2017 Barbuda è stata devastata dall’uragano Irma e tali fenomeni stanno diventando più violenti e frequenti. John Mussington, biologo marino, ha poi affermato che tale ambiente è fondamentale per la nidificazione di uccelli a rischio, fra cui l’anatra fischiante, e di diverse tartarughe marine. Pesca e turismo locale sono fondamentali per l’economia locale e dipendono dal CLNP. Secondo gli attivisti tale progetto non fa altro che anteporre ricchezza e benessere dei pochi alle esigenze di molti.

Le risposte alle accuse:

Gli investitori americani, con in testa Peace Love and Happiness, compagnia che finanzia il progetto, puntano a vincere la battaglia a Barbuda. Justin Wilshaw, responsabile del progetto per PLH, ha affermato che l’impatto ambientale dei lavori sarà nullo. Ha poi sottolineato che il progetto non è stato compreso. Lo scopo è ridare vita a una zona sottoposta a degrado e sfruttamento eccessivo da 50 anni. A trarne beneficio sarebbe anche l’economia. Offrirebbe infatti formazione gratuita e lavoro a molti isolani. Wilshaw ha poi sottolineato che la concessione di locazione è stata approvata dalla comunità che, però, ora lamenta una mancanza di trasparenza.

La battaglia a Barbuda non è prossima alla conclusione e i lavori per ora proseguono. I locali sono decisi a tutelare il proprio territorio e a difendersi dalla spietata invasione del turismo straniero tipica di altre realtà caraibiche. Il volto di Barbuda ha già iniziato a mutare, ma il legame tra isolani e natura sembra essere più forte di ogni moderno cambiamento.


REDAZIONE
REDAZIONE
Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte