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Artico, il riscaldamento globale sta liberando una bomba di mercurio

Artico, il riscaldamento globale sta liberando una bomba di mercurio

Il permafrost che si scioglie nell’Artico sta rilasciando nell’ambiente grandi quantità di mercurio che mettono a rischio umanità e natura.

Il riscaldamento globale sta colpendo l’Artico in maniera particolarmente violenta e il permafrost che si scioglie rilascia nell’ambiente una grande quantità di mercurio. Per quanto questo sia risaputo uno studio pubblicato in Environmental Research Letters ha mostrato che la situazione è ancora più critica di quanto si pensasse. La minaccia non è immediata ma ecosistemi e catena alimentare appaiono a rischio.

Artico, il riscaldamento globale sta liberando una bomba di mercurio
@envatoelements

Dove si trova in natura il mercurio nell’Artico? 

A concentrarsi sul fatto che l’impatto del riscaldamento globale nell’Artico si traduce in un potenziale rilascio record di mercurio, ci ha pensato un team della USC Dornsife College of Letters Arts and Sciences. I ricercatori hanno indagato sullo scioglimento del permafrost, all’interno del quale sono stoccate grandi quantità di tale metallo, e sulle dinamiche da esso innescate. 

All’interno dello strato ghiacciato sono contenute quantità di mercurio maggiori di quelle che si trovano in oceano, terreni del resto del pianeta e atmosfera messi insieme. Ciò avviene perché la circolazione atmosferica tende a spingere gli inquinanti verso le alte latitudini. Il metallo viene assorbito dalle piante che, quando muoiono, si integrano nel terreno, prima che questo congeli. Le concentrazioni di mercurio hanno finito, quindi, per aumentare nel tempo nei vari strati di permafrost e costituiscono oggi una sorta di bomba a orologeria.

Quanto inquina oggi il mercurio nell’Artico? 

Il mercurio accumulatosi nel permafrost dell’Artico minaccia oggi di inquinare il pianeta a causa del riscaldamento globale. La zona si scalda, infatti, quattro volte più velocemente del resto della Terra e il terreno ghiacciato si scioglie sempre più rapidamente. Per capire meglio l’entità del fenomeno i ricercatori hanno indagato su due villaggi dell’Alaska situati lungo il corso del fiume Yukon: Beaver e Huslia. 

Sono stati prelevati campioni di terreno lungo le rive del corso d’acqua e nei banchi di sabbia. Ciò ha permesso di andare più profondità rispetto ai 3 metri più superficiali abitualmente considerati. La quantità di mercurio rilevata era in linea con le stime più alte sviluppate negli studi precedenti. I sedimenti con grano più fine sono risultati in grado di immagazzinare più mercurio.

Perché il mercurio dell’Artico è tossico? 

I dati sul rilascio di mercurio nell’Artico preoccupano gli scienziati. Una volta liberato nell’ambiente, infatti, il metallo può rivelarsi tossico tanto per gli ecosistemi, quanto per l’uomo. Le conseguenze non riguardano, in realtà, l’immediata contaminazione. A creare maggiori problemi è l’esposizione a lungo termine. L’elemento può, infatti, entrare facilmente nella catena alimentare raggiungendo man mano pesci e selvaggina. 

Ciò costituisce un pericolo per i quasi cinque milioni di individui che abitano la zona e che dipendono quasi interamente da tali forme di sostentamento. Josh West, tra gli autori dello studio, ha specificato, che i rischi di tossicità connessi all’acqua potabile appaiono minimi. La situazione continuerà probabilmente a peggiorare nei prossimi anni, man mano che le concentrazioni di mercurio nell’ambiente subiranno impennate.

Per i ricercatori comprendere le dinamiche legate al rilascio di mercurio nell’Artico è prioritario. Nello studio i cambiamenti in flusso e percorsi dei fiumi sono stati, per esempio, etichettati come fattori determinanti. Essi sono in grado di erodere sedimenti in un luogo e depositarli in un altro, modificando la geografia di distribuzione del metallo. West ha, quindi, sottolineato che per una valutazione precisa dei rischi ogni tassello fa la differenza.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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