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Arctic Animal Movement Archive: perché è un database fondamentale

Arctic Animal Movement Archive: perché è un database fondamentale

Un progetto collaborativo fondamentale per studiare gli effetti della crisi climatica sui comportamenti degli animali.

43 milioni di localizzazioni, dal 1988 a oggi, di 12 mila individui appartenenti a 86 specie animali che vivono nelle zone circumpolari sono state raccolte in un unico database, l’Arctic Animal Movement Archive (AAMA), ospitato sulla piattaforma Movebank. La creazione del database è frutto di un progetto collaborativo che, finanziato dalla NASA, coinvolge ricercatori di 17 Paesi e mette in luce gli effetti del riscaldamento climatico sull’ecologia degli animali.

Artic Animal Movement Archive

Un database fondamentale

Perché questo archivio, che raccoglie i dati di centinaia di ricerche ed è in continuo aggiornamento, è per noi fondamentale?

I motivi sono diversi.

Innanzitutto, riunire dati provenienti da luoghi diversi in un ampio arco temporale permette un’osservazione su grande scala e quindi fornisce una risposta globale a domande riguardanti gli effetti della crisi climatica sui comportamenti degli animali.

In secondo luogo, il database rappresenta un nuovo patrimonio comune, che è anche una sorta di finestra sul futuro: i cambiamenti che avvengono oggi nell’Artide a causa della crisi climatica anticipano di 20, 40 anni quelli che si verificheranno nelle nostre latitudini. Avere una base di dati digitali solida significa quindi poter sviluppare strategie essenziali per la protezione di specie vegetali e animali.

Inoltre, l’AAMA dà la possibilità di standardizzare l’informazione, rendendola accessibile a tanti ricercatori diversi, che possono lavorare nello stesso modo.

Il punto di partenza dell’Arctic Animal Movement Archive è stata la raccolta di dati sui caribù, a cui si sono aggiunti quelli di orsi, lupi, alci, pettirossi, aquile e altre specie animali che stanno rispondendo in modo diverso ai cambiamenti climatici. A sottolinearlo è l’articolo Ecological insights from three decades of animal movement tracking across a changing Arctic, curato da 148 ricercatori e pubblicato su Science a novembre 2020.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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