Aquile, negli Stati Uniti metà degli esemplari soffre di avvelenamento da piombo
In uno studio pubblicato su Science, un team di ricercatori ha dimostrato che negli USA il piombo contamina sangue e ossa di molte aquile. Questi uccelli, per altro simbolo del Paese, hanno visto la propria popolazione, decimata, risalire, ma la paura è ora che gli sforzi vengano vanificati. Progredire nella ricerca resta vitale, così come trovare strategie per tutelare gli animali.
Lo studio sulle aquile
Il piombo ha sulle aquile negli USA un impatto significativo e a certificarlo ci ha pensato un recente studio. Un team di scienziati ha, infatti analizzato ossa e sangue di più di 1.200 uccelli, tra aquile calve, o testabianca, e aquile reali. I campioni sono stati raccolti in vari stati, dalla Florida all’Alaska, tra il 2010 e il 2018. I risultati hanno mostrato che il 46% degli esemplari della prima specie e il 47% di quelli della seconda presentavano segni di avvelenamento cronico da piombo. Gli avvelenamenti acuti sono apparsi, invece, più rari, ma non assenti, e frequenti soprattutto in inverno.
Aquile e piombo
I dati su aquile e piombo costituiscono per gli USA un campanello d’allarme. Le aquile calve erano state dichiarate specie a rischio negli anni 60, quando nel Paese ne erano rimaste solo 417 coppie da riproduzione. Grazie alla messa al bando dei pesticidi DDT nel 1972, e a vari sforzi di conservazione, la popolazione è tornata su livelli accettabili, Dal 2007 la specie non è, dunque, più tutelata. Le aquile reali sono state, invece, inserite fra le specie protette per la prima volta nel 1962, ma i numeri appaiono tutt’ora in declino. Il piombo rappresenta, comunque, un nemico comune a molti rapaci. Quando i cacciatori utilizzano proiettili che lo contengono, questi si frantumano all’interno degli animali uccisi e gli uccelli, nutrendosene, finiscono per ingerirlo inavvertitamente.
Il futuro delle aquile
Lo studio sull’avvelenamento da piombo di cui sono vittime le aquile negli USA apre prospettive da non ignorare. I sintomi di un’esposizione al metallo sono, infatti, pesanti per i volatili. Un avvelenamento cronico portare gli uccelli a sviluppare debolezza, lesioni, problemi di volo e persino convulsioni. Un avvelenamento acuto può, invece, risultare letale, anche se i casi di animali arrivati alla completa riabilitazione grazie all’intervento di specialisti non mancano. Le proiezioni indicano, comunque, che il piombo è in grado di inibire la crescita della popolazione delle aquile. Ogni anno le aquile calve aumentano del 4% in meno, mentre quelle reali dell’1%. Tali numeri su periodi lunghi risultano significativi.
Il fenomeno dell’avvelenamento da piombo a carico delle aquile negli Stati Uniti merita grande considerazione. Intervenire perché la caccia non mieta troppe vittime collaterali, con ulteriori provvedimenti che limitino la diffusione di proiettili dannosi è prioritario. L’uomo sta ormai influenzando ogni settore della natura e vedere che nemmeno i maestosi re dei volatili riescono a salvarsi dovrebbe, quantomeno, lasciare senza parole.
