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Antiche città sorte nella giungla: abbiamo molto da apprendere

Antiche città sorte nella giungla: abbiamo molto da apprendere

Le antiche città sorte nella giungla sono sempre state avvolte, nell’immaginario europeo, da un velo di mistero. Spesso le si guarda con pregiudizio e si finisce per non tributare loro la giusta considerazione. Diversi studi hanno, ora, indagato su queste realtà e hanno insistito sulle loro caratteristiche uniche. La totale integrazione con la natura era centrale e comprenderle potrebbe esserci d’ispirazione.

antiche città sorte nella giungla

L’immaginario della giungla:

Le antiche città sorte nella giungla attirano la curiosità di molti. Esse hanno ispirato opere di ogni tipo, letterarie, filmiche e anche videoludiche, e le loro rovine attraggono ogni anno innumerevoli turisti. L’interesse mostrato non, è, tuttavia, sinonimo di consapevolezza. La tendenza è quella di circondare gli antichi insediamenti delle foreste tropicali con un alone di mistero e ineluttabilità. Li si considera spesso luoghi inospitali, inevitabilmente meno sviluppati delle note città Egizie o Mesopotamiche. Si ritiene poi che la loro tragica scomparsa fosse inevitabile a causa di una convivenza con un ambiente impossibile da gestire.

Le antiche città della giungla:

Grazie alle innovazioni scientifiche gli studi sulle antiche città sorte nella giungla sono, negli ultimi decenni, molto progrediti. La tecnica del LIDAR ha permesso di individuare, grazie ai laser, la presenza di antichi edifici sotto la vegetazione e si è rivelata determinante. Oggi sappiamo che nelle foreste tropicali si svilupparono alcuni degli insediamenti più estesi e longevi dell’epoca pre-industriale. Il modello era, per necessità, quello della città diffusa, a bassa densità abitativa. I piccoli e grandi centri erano collegati e tra loro si trovavano canali e dighe concepiti per rispondere alla siccità stagionale. Il sostentamento era affidato a zone agrarie sporadiche e a giardini forestali perfettamente integrati nell’ambiente.

Imparare dagli antichi:

Le antiche città sorte nella giungla possono risultare ancora oggi virtuosi esempi. Nella mentalità europea il concetto di città implica un centro molto popolato, sede politica e amministrativa, circondato da zone riservate ad agricoltura e allevamento. Tale limitata concezione non può trovare posto nella giungla e, fin dall’età coloniale, la deforestazione è apparsa l’unica soluzione. Oggi coniugare le esigenze di una popolazione in aumento con il bisogno di città verdi e infrastrutture efficienti è, nelle zone tropicali, prioritario. Gli urbanisti si stanno dunque rivolgendo alle antiche città come modelli e la volontà è quella di approfondirne lo studio.

I nuovi studi sulle antiche città sorte nella giungla hanno aperto interessanti prospettive. In un mondo caratterizzato dall’illusione che la natura sia a disposizione dell’uomo le antiche civiltà ci ricordano che la resilienza è parte integrante della convivenza con l’ambiente. Il nostro futuro dipende dalla capacità di imparare dal passato e scendere dal nostro piedistallo di pretesa onnipotenza rappresenta un passo decisivo.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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