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Anche l’asciugatrice inquina: ogni anno 120 milioni di microfibre nell’aria

Anche l’asciugatrice inquina: ogni anno 120 milioni di microfibre nell’aria

Secondo un nuovo studio un’asciugatrice rilascia nell’ambiente milioni di microfibre ogni anno e i rischi per salute e natura non vanno sottovalutati.

Anche l’asciugatrice ha un impatto sull’ambiente e a renderlo innegabile è il numero di microfibre che questa rilascia nell’aria. Uno studio pubblicato in Environmental Science & Technology Letters si è concentrato proprio su questo e ha rivelato dati allarmanti. Ora indagare sui rischi per salute umana e ambiente appare una priorità, così come intervenire per limitare i danni.

asciugatrice microfibre

Asciugatrice e microfibre

Che l’asciugatrice rilasci nell’ambiente microfibre non è sorprendente. Turbinando all’interno dell’elettrodomestico, infatti, i vestiti si toccano continuamente e, nello sfregamento, la perdita di minuscoli frammenti è inevitabile. Questi spesso sono troppo piccoli per essere catturati dai filtri e possono disperdersi nell’aria. Una simile sorte tocca a tutti gli indumenti, che siano in tessuto naturale o poliestere, ma il loro impatto sull’ambiente è diverso. Cotone e altri materiali simili si decompongono, infatti, in tempi relativamente brevi, mentre le microplastiche derivate dai capi sintetici resistono per centinaia di anni. Il rischio è, quindi, che queste particelle, ormai ubiquitarie, assorbano e trasportino inquinanti per lunghe distanze.

Lo studio

Sull’impatto ambientale delle asciugatrici si è concentrato un team di scienziati guidato da Kenneth Leung. I ricercatori hanno asciugato in cicli separati, da 15 minuti l’uno, indumenti in poliestere e in cotone, utilizzando elettrodomestici con tubi di sfiato esterni. Raccogliendo i residui hanno mostrato che ogni ciclo rilasciava tra 433.128 e 561.810 frammenti. Per gli indumenti sintetici la quantità di particelle dispersi aumentava all’aumentare del carico. Per i vestiti in cotone ciò non è accaduto, perché le fibre, che tendono ad accumularsi, risultavano, moltiplicandosi, meno volatili. In un anno un’asciugatrice per uso domestico arriva a rilasciare nell’aria tra 90 e 120 milioni di microfibre e ciò non è sostenibile.

Intervenire per le microfibre

Riflettere sulla quantità di microfibre che ogni asciugatrice disperde nell’aria è inevitabile. Questi frammenti di tessuto possono, infatti, essere ingeriti o respirati inavvertitamente da uomo e animali e ciò può comportare pericoli per la salute. L’impatto dell’inquinamento da microplastiche sul pianeta è, poi, ormai tristemente noto. Il team di Leung sta cercando di sfruttare la stampa 3D per mettere a punto filtri efficaci, come già fatto in precedenza per le lavatrici, ma questo non è sufficiente. Azioni decise sono attese anche dal mondo della moda. La qualità degli indumenti fa una grande differenza e lo sviluppo di tessuti sostenibili non può più essere messo in secondo piano dalla volontà di inseguire il low-cost.

Ignorare l’impatto che l’utilizzo dell’asciugatrice può avere sull’ambiente non è più possibile e i dati sulle microfibre rilasciate ce lo ricordano. Questo elettrodomestico è estremamente utile ma servirsene in modo consapevole rimane una necessità. L’idea di una nuvola di frammenti di tessuto che dalle nostre case si libra nell’aria risulterà un po’ teatrale, ma, forse, se giova alla comprensione, non è poi tanto superflua.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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