Anche la civiltà minoica usava le stelle per la navigazione in mare aperto

La navigazione astronomica è quel tipo di navigazione in cui l’orientamento si basa solo ed esclusivamente sull’osservazione di stelle, pianeti, Sole e Luna. Sappiamo che popoli antichi come i Polinesiani e i Micronesiani la usavano già, ma oggi una nuova ricerca aggiunge un tassello in più. L’architettura di alcuni edifici indica infatti che forse anche la civiltà minoica conosceva questo tipo di navigazione.

I palazzi minoici non erano orientati a caso
Quella dei Minoici è una civiltà che è fiorita sull’isola di Creta, in Grecia, fra il 2600 e il 1100 a.C.. Nel mondo archeologico è noto da tempo che molti palazzi delle loro città erano orientati secondo un certo criterio. Tipicamente avevano infatti una corte centrale rettangolare, e il suo lato più lungo era orientato lungo la direzione Nord-Sud, oppure verso luoghi naturali considerati sacri.
La ricerca pubblicata su “Mediterranean Archaeology and Archaeometry” lo scorso novembre 2022, però, suggerisce che potrebbe esserci stato anche un altro scopo. In certi casi, la civiltà minoica orientava questi edifici in direzione dell’alba o del tramonto di alcune stelle importanti per la navigazione.
La navigazione astronomica era nota anche alla civiltà minoica
Alessandro Berio, docente di astronomia culturale all’Università di Wales Trinity St. David, è l’autore dello studio. Fra tutti, ha analizzato per esempio il palazzo di Cnosso: il suo lato più lungo è orientato verso la stella Spica, nella costellazione della Vergine. Guarda caso, la direzione è anche quella di Sidone, un importante nodo commerciale dell'epoca nell’attuale Libano. Ed è anche un luogo che ha una certa importanza nella mitologia minoica. Perché è stato qui che il dio Zeus si è unito con la principessa Europa, e dalla loro unione è nato Minosse, il patriarca di tutta la civiltà minoica.
Un altro esempio è quello del palazzo di Kato Zakro. Anche questo sembra orientato verso Castore, una stella della costellazione dei Gemelli. E anche qui la direzione è la stessa dei venti etesii e dell’antica città di Pelusio, in Egitto.
Scoperte importanti per l’Età del Bronzo
Questo studio suggerisce molte cose. Primo, che il commercio deve aver giocato un ruolo importante nello sviluppo della civiltà minoica, e che la navigazione astronomica ne è stata un punto chiave. Secondo, le conoscenze matematiche e la navigazione in mare aperto, nell’Età del Bronzo (3400-1100 a.C.), erano più evolute di quanto si credesse. E terzo, la rete commerciale era molto più estesa di quanto si immaginasse.
