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Alcuni squali hanno imparato a camminare per adattarsi alla crisi climatica

Alcuni squali hanno imparato a camminare per adattarsi alla crisi climatica

Secondo uno studio gli squali spallina hanno imparato a camminare sul fondale oceanico per adattarsi alla crisi climatica, così da non finire spiaggiati.

Per gli squali l’acqua non è più un limite invalicabile: alcuni di essi, infatti, hanno imparato a camminare, in risposta alla crisi climatica. I protagonisti di questi progressi sono gli squali spallina, al centro di uno studio pubblicato in Integrative and Comparative Biology. Ora gli scienziati guardano a questa specie, e alle altre capaci di sviluppare simili abilità, come a dei modelli di adattamento.

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Foto: Oleksandr Sushko @Unsplash

Gli squali spallina sanno camminare

La crisi climatica sta alterando le condizioni degli oceani e per non essere sopraffatti da tali cambiamenti alcuni squali hanno appreso come camminare. Al centro dell’attenzione sono finiti per questo motivo di recente gli squali spallina, che abitano le acque poco profonde nei pressi delle barriere coralline in Australia e Nuova Guinea. Questi sono risultati in grado di camminare sul fondale oceanico per distanze pari a 30 volte la propria lunghezza corporea. Appoggiandosi alle pinne, essi arrivano a percorrere tratti di 30 m. A essere ancora più sconvolgente è, poi, la capacità degli squali spallina di sopportare l’anossia. Il loro tempo di autonomia senza ossigeno raggiunge, infatti, le due ore.

Perché gli squali devono camminare?

A spingere gli squali a camminare ha contribuito in modo determinante la crisi climatica. La temperatura degli oceani in aumento sta, infatti, sconvolgendo gli equilibri. A un parziale impoverimento delle acque fa eco una progressiva diminuzione dei livelli di ossigeno. Ciò, soprattutto nelle fasi di bassa marea, porta in certi casi gli squali a finire intrappolati in pozze poco profonde. La capacità di muoversi sul fondale privo d’acqua, e quindi praticamente sulla terraferma, diventa, allora, per loro una grande risorsa. Li aiuta, infatti, a spostarsi verso pozze più ricche di nutrimento, nonché a sfuggire ai predatori. Essi appaiono, per altro, in grado di camminare tanto lentamente, quanto a velocità media o a ritmo sostenuto.

Squali e crisi climatica

Riuscire a camminare significa per gli squali combattere la crisi climatica. Gli squali spallina non sono, in realtà, un caso unico. Uno studio del 2020 ha, infatti provato che tra i temibili pesci esistono 9 specie che hanno sviluppato tale abilità. Nel 2013 alcuni ricercatori indonesiani avevano, poi, già scoperto dei piccoli squali capaci di usare le proprie pinne per spostarsi sul fondale marino, così da dare la caccia a pesci di piccole dimensioni. Lo studio sugli squali spallina è stato, però, condotto su esemplari neonati e giovani, teoricamente più fragili. I risultati suggeriscono, quindi, secondo Marianne Porter, professoressa di biodinamica presso la FAU, che gli squali hanno buone possibilità di rispondere alle condizioni difficili del 21° secolo, anche se non a tutte.

Che gli squali debbano impegnarsi a camminare per far fronte alla crisi climatica è indicativo. Più di 300 specie di questi pesci sono a rischio estinzione e ogni progresso nell’adattamento è considerato importante. Le recenti scoperte sulle strategie di movimento alternative non devono, poi, sollevare preoccupazione. Gli squali spallina non sono, infatti, pericolosi per l’uomo. Il futuro ci dirà se la nuova modalità di “fuga” sarà efficace.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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