Alcune piante tropicali possono rimuovere metalli e inquinanti dal suolo
Nel suolo trovare metalli pesanti e altri inquinanti non è raro e, per mitigare i danni, ora la scienza è decisa ad affidarsi alle piante tropicali. Uno studio pubblicato in Environmental Pollution ha, infatti, mostrato quanto alcune specie di queste possano essere efficienti. Il futuro appare un po’meno minaccioso, ma approfondire la ricerca sulla fitodepurazione è d’obbligo.
Metalli e suolo
I metalli pesanti sono, ormai, una presenza costante nei terreni di tutto il mondo. Il suolo contiene naturalmente sostanze di questo tipo, ma, quando i livelli superano determinate soglie, umanità e natura si trovano esposte a pericoli. Ciò avviene quando si verifica l’accumulo di sostanze inquinanti negli strati superiori del terreno, a causa delle emissioni dei veicoli o di processi industriali. L’utilizzo di pesticidi e vernici o il deposito di rifiuti possono poi aggravare il quadro. Oggi per arginare il problema si ricorre a tecniche come il lavaggio del suolo o la lisciviazione acida. Questi richiedono, però, l’impiego di agenti chimici invasivi. La rimozione del terreno inquinato non è, poi, più raccomandabile. Durante i lavori il rischio è, infatti, quello di disperdere nell’atmosfera sostanze tossiche.
Piante tropicali contro i metalli
A mostrare come alcune piante tropicali possano aiutare a rimuovere i metalli dal suolo ci ha pensato un team di Singapore. Gli scienziati hanno valutato i livelli di inquinanti presenti nei terreni del Paese grazie allo Standard Olandese adottato anche dalle autorità. Tra il 2019 e il 2020 hanno, poi, cercato di capire se 46 specie di piante autoctone potessero rivelarsi adeguate per la fitodepurazione. L’efficienza di ogni vegetale è stata definita guardando alla quantità di metalli pesanti immagazzinati. Fra questi rientravano piombo, arsenico e cromo. A rivelarsi efficaci sono state in particolare 12 specie. Cow grass, pteride a foglie lunghe e centella asiatica figuravano in cima alla lista.
Il futuro
I dati su quanto le piante tropicali possano essere determinanti per la rimozione di metalli e altri inquinanti dal suolo aprono importanti prospettive. Lam Yeng Ming, coautore dello studio, ha sottolineato che per il futuro trovare strategie sostenibili per depurare i terreni è vitale. In un Paese piccolo come Singapore, dove la disponibilità di suolo è limitata, tale verità si rivela in tutta la sua solennità. La fitodepurazione permette per altro di eliminare le sostanze tossiche in modo economico e vantaggioso. Essa mitiga, infatti, il rischio di erosione, favorendo biodiversità e produttività del suolo. Questa presuppone, però, tempi più lunghi dei classici processi chimici oggi popolari.
Nella depurazione del suolo da metalli e altre sostanze nocive, le piante tropicali potrebbero rivelarsi, insomma, le nostre migliori alleate. La terra sotto i nostri piedi è una risorsa incredibile, senza cui la sopravvivenza diventa un miraggio. La natura ci offre gli strumenti per riparare ai nostri errori. Impegnarsi per evitare di trovarsi preda dei rimpianti davanti a un pianeta avvelenato rimane il migliore dei propositi.
