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Al Museo Salvatore Ferragamo il sustainable thinking

Al Museo Salvatore Ferragamo il sustainable thinking

Sustainable Thinking, come dice la parola stessa un pensiero sostenibile, un percorso narrativo che inaugurerà il prossimo 12 aprile presso il Museo Salvatore Ferragamo a Firenze.

Uno straordinario racconto a tema «sustainable thinking» sulla ricerca di materiali naturali, riciclati e innovativi nell’ambito «eco fashion» da parte del fondatore Salvatore Ferragamo. L’esposizione racconta il concetto di sostenibilità attraverso la moda, l’arte e i materiali.

Il chi, cosa, come del Sustainable Thinking

Sarà un contributo al tema della sostenibilità, idea nata da Stefania Ricci, direttrice del Museo Salvatore Ferragamo e della Fondazione Ferragamo, con il contributo di Giusy Bettoni, fondatrice di C.L.A.S.S., Arabella S. Natalini, storica dell’arte e curatrice, Sara Sozzani Maino, figlia di Carla Sozzani e International Brand Ambassador di Camera Nazionale della Moda, e della stilista Marina Spadafora, coordinatrice per l’Italia di Fashion Revolution.

Un percorso narrativo, artistico e culturale che vuole interpretare il attraverso il Sustainable Thinking linguaggio della moda e dell’arte il Rapporto Brundtland del 1987, il documento pubblicato dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo (WCED) in cui, per la prima volta, venne introdotto il concetto: «Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri». La moda si sposa nel con l’arte dei materiali per toccare un argomento sempre più importante e urgente, quello dell’ambiente e della salvaguardia dello stesso. Uno spunto di riflessione che vuole rivolgersi a un ampio pubblico e sensibilizzarlo sul futuro del pianeta.

La mostra di Ferragamo a Firenze

La mostra ospita opere di esponenti internazionali del mondo artistico e fashion designer che raccontano il loro rapporto con la natura, dall’utilizzo di materiali organici, alle tecniche consapevoli e il riuso creativo per uno spunto collettivo sull’importanza del Sustainable Thinking, il pensare sostenibile. Si parte dagli anni venti del Novecento, periodo in cui il Patron Salvatore Ferragamo ricercava materiali quali canapa, cellofan e pelle di pesce per poi esplorare le storie di materie di pregio, che una volta sfruttate, possono trasformarsi in nuovi prodotti di qualità (materie prime seconde).

Una vera e propria rappresentazione del concetto di economia circolare, si potranno apprezzare installazioni che rievocano antiche tecniche dell’artigianato, protagoniste del riciclo ma anche del recupero delle tradizioni, ma anche tecnologie smart che, attraverso la sperimentazione, saranno la chiave del rinnovamento, fino all’effettivo ritorno alla natura attraverso la riscoperta delle fibre naturali.

Da segnare in agenda: da venerdì 12 aprile 2019 fino a domenica 8 marzo 2020, in concomitanza sono previsti progetti collaterali, seminare e workshop.


gloria storchi
Gloria Storchi
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Giornalista pubblicista, attratta dalla natura e dal benessere, una persona dinamica e motivata da una costante voglia di conoscere il mondo che la circonda. Laureata in Relazioni Pubbliche e Pubblicità, con uno spiccato interesse per la moda, lo yoga e la buona cucina.
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Giornalista pubblicista, attratta dalla natura e dal benessere, una persona dinamica e motivata da una costante voglia di conoscere il mondo che la circonda. Laureata in Relazioni Pubbliche e Pubblicità, con uno spiccato interesse per la moda, lo yoga e la buona cucina.
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