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A tavola con la canapa

A tavola con la canapa

Sempre alla ribalta della cronaca quotidiana per questioni non certo semplici, la canapa ha dei risvolti molto più innocenti di quanto siamo ormai abituati a credere, basti pensare ai suoi mille impieghi in cucina.

Potrà essere difficile da credere ma ci fu un tempo in cui la canapa in Italia era ampiamente coltivata, e non per le sue proprietà stupefacenti, assolutamente, anzi, trovava impiego in numerosissimi campi, dal tessile all’edile, cresceva molto rapidamente, veniva addirittura impiegata per la produzione di carburante. Parallelamente a questi impieghi la varietà sativa, o canapa utile, era utilizzabile anche in cucina, senza alcun effetto tipicamente riconducibile alla cannabis. Scopriamo assieme il “maiale della botanica”.

La coltivazione in Italia

Come abbiamo già detto la coltivazione di canapa nel nostro paese ebbe ruolo marginale fino più o meno il XVIII secolo, quando cominciò ad intensificarsi e espandersi verso nuove zone dello stivale, anche grazie al massiccio impiego tessile e farmaceutico. Parliamo di piante però in cui il contenuto di THC è praticamente nullo, quindi inadatte al consumo ricreativo decisamente sotto i riflettori negli ultimi anni. Questa è un’altra cannabis, un’altra canapa, e ha uno dei suoi massimi centri di diffusione qui in Italia a Carmagnola, in Piemonte. Ha cominciato ad essere impiegata non solo per la sua duttilità, ma anche e soprattutto forse per l’efficienza con cui si impiega, tanto che della pianta non si butta via nulla. Altro aspetto da non sottovalutare è la sua incredibile resistenza sia a stress climatici e idrici, non richiede molta acqua per sopravvivere ma soprattutto non richiede l’impiego di erbicidi o pesticidi.

E a tavola?

Sono moltissimi i prodotti che possono essere ricavati da questa pianta, anche se in un certo senso tutto comincia dal seme, il vero scrigno del tesoro nutrizionale della canapa. Sono solo le piante femmine in particolare a dare semi con della polpa lavorabile, questi vengono raccolti e privati della loro protezione, visto che la loro buccia è decisamente coriacea, ottenendo il seme decorticato. Quest’ultimo è il prodotto che più mantiene inalterati i valori nutrizionali della canapa, poiché non perde nessune delle sue proprietà energetiche.

Questo può essere impiegato per zuppe o barrette energetiche, oppure essere macinato per ottenere una farina senza glutine adatta alle più svariate preparazioni compresi golosi dessert. Ma non è finita qui, perché i semi possono anche essere spremuti per ottenere un ottimo olio, grazie alla loro massa grassa che corrisponde a circa il 75% del seme. Anche a livello organolettico quest’olio rimane decisamente equilibrato, con sentori di nocciola a dargli personalità e un colore verde acceso visto il suo contenuto di clorofilla.

Otto su otto

Il valore nutrizionale dei semi è decisamente completo, soprattutto dal punto di vista delle proteine, che corrispondono al 25% della massa del seme, al punto che nessuno degli otto aminoacidi essenziali manca all’appello. I grassi di cui abbiamo parlato nel capitolo precedente sono insaturi e appartengono alla famiglia degli omega 3 e 6, particolarmente utili per il trattamento dell’artrite. Per quanto riguarda l’apporto di vitamine bisogna citare sicuramente la E, presente in quantità notevole, mentre per quanto riguarda i sali minerali troviamo calcio, magnesio e potassio. In particolare comunque è la quantità di acidi polinsaturi a fare la differenza, avendo un ruolo attivo nella prevenzione di malattie come disturbi cardiovascolari, colesterolo, artrosi e malattie del sistema respiratorio.

Siamo destinati a sentir parlare sempre di più dei prodotti derivati dalla canapa, proprio nel 2016 l’Italia ha aggiornato le proprie leggi sulla coltivazione di questa pianta a scopi farmaceutici e industriali. Se tutto andrà bene avremo a disposizione un’altra freccia nella nostra faretra per affrontare quella che sarà il problema dei prossimi 20 anni: come faremo a mangiare tutti?

Fonti: leitv - cure-naturali - lacucinaitaliana - identitagolose - germanylandofinnovation - recreationalpotshops - YouTube

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazione indesiderate.


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