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Le poesie di Natale più famose

Le poesie di Natale più famose

Da Giuseppe Ungaretti a Jacques Prévert, passando per Alda Merini ecco alcune delle poesie più belle e famose mai scritte sul Natale.

Quello di Natale è un periodo dell’anno unico a cui gli autori di ogni epoca hanno dedicato poesie poi diventate famose. Alcuni si sono concentrati sulla magia che si respira durante le feste, mentre altri hanno finito per immergersi nella malinconia che a volte a esse si lega. Andiamo, allora, a scoprire insieme alcune delle poesie più belle e famose scritte nel tempo sul Natale.

Le poesie di Natale più famose
@envatoelements

Poesie più famose sul Natale 

"Buon Natale" di Alda Merini 

A Natale non si fanno cattivi 
pensieri ma chi è solo
 lo vorrebbe saltare 
questo giorno. 
A tutti loro auguro di 
vivere un Natale 
in compagnia. 
Un pensiero lo rivolgo a 
tutti quelli che soffrono 
per una malattia. 
A coloro auguro un 
Natale di speranza e di letizia. 
Ma quelli che in questo giorno 
hanno un posto privilegiato 
nel mio cuore 
sono i piccoli mocciosi 
che vedono il Natale 
attraverso le confezioni dei regali. 
Agli adulti auguro di esaudire 
tutte le loro aspettative. 
Per i bambini poveri 
che non vivono nel paese dei balocchi 
auguro che il Natale 
porti una famiglia che li adotti 
per farli uscire dalla loro condizione 
fatta di miseria e disperazione. 
A tutti voi 
auguro un Natale con pochi regali 
ma con tutti gli ideali realizzati.

"Natale degli spalatori di neve" di Jaques Prévert 

I nostri camini sono vuoti 
le nostre tasche rivoltate 
ohè ohè ohè 

i nostri camini sono vuoti 
le nostre scarpe bucate 
ohè ohè ohè 

e i nostri figli lividi 
sono a pancia vuota 
ohè ohè ohè 

Eppure è Natale 
Natale che bisogna festeggiare 
Festeggiamo festeggiamo il Natale 
lo si fa ogni anno 
Ohè la vita è bella 
Ohè felice Natale 

Ma ecco la neve che cade 
che cade così dall’alto 
Si farà certo male 
cadendo così dall’alto 
ohè ohè èho 

Povera neve novella 
corriamo corriamo verso quella 
corriamo con le nostre pale 
corriamo a raccoglierla 
perché questo è il nostro mestiere 
ohè ohè ohè 

Graziosa neve novella 
tu che arrivi dal cielo 
dicci dicci o bella 
ohè ohè ohè 

Quando a Natale 
cadranno di lassù 
i tacchini di Natale 
con i loro piccoli 
ohè ohè èho

"Natale" di Giuseppe Ungaretti 

Natale 
Non ho voglia 
di tuffarmi 
in un gomitolo 
di strade 

Ho tanta 
stanchezza 
sulle spalle 

Lasciatemi così 
come 
una cosa 
posata 
in un 
angolo 
e dimenticata 

Qui non si sente 
altro 
che il caldo buono 

Sto 
con le quattro 
capriole 
di fumo 
del focolare

"Il Pianeta degli Alberi di Natale" di Gianni Rodari 

Dove sono i bambini che non hanno 
l’albero di Natale 
con la neve d’argento, i lumini 
e i frutti di cioccolata? 
Presto, presto, adunata, si va nel 
Pianeta degli alberi di Natale, 
io so dove sta. 

Che strano, beato pianeta… 
Qui è Natale ogni giorno. 
Ma guardatevi attorno: gli alberi della foresta, 
illuminati a festa, 
sono carichi di doni. 

Crescono sulle siepi i panettoni, 
i platani del viale 
sono platani di Natale. 
Perfino l’ortica, 
non punge mica, 
ma tiene su ogni foglia 
un campanello d’argento 
che si dondola al vento. 

In piazza c’è il mercato dei balocchi. 
un mercato coi fiocchi, 
ad ogni banco lasceresti gli occhi. 
E non si paga niente, tutto gratis. 
Osservi, scegli, prendi e te ne vai. 
Anzi, anzi, il padrone 
ti fa l’inchino e dice: “Grazie assai, 
torni ancora domani, per favore: 
per me sarà un onore…” 

Che belle le vetrine senza vetri! 
Senza vetri, s’intende, 
così ciascuno prende 
quello che più gli piace: e non si passa 
mica alla cassa, perché la cassa non c’è. 

Un bel pianeta davvero 
anche se qualcuno insiste 
a dire che non esiste… 
Ebbene, se non esiste esisterà: 
che differenza fa?

"Natale" di Salvatore Quasimodo 

Natale. Guardo il presepe scolpito, 
dove sono i pastori appena giunti 
alla povera stalla di Betlemme. 
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti 
salutano il potente Re del mondo. 
Pace nella finzione e nel silenzio 
delle figure di legno: ecco i vecchi 
del villaggio e la stella che risplende, 
e l’asinello di colore azzurro. 
Pace nel cuore di Cristo in eterno; 
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo. 
Anche con Cristo e sono venti secoli 
il fratello si scaglia sul fratello. 
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino 
che morirà poi in croce fra due ladri?


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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