La storia del Baijiu: il "liquore bianco" più consumato al mondo

Servito in piccole ciotole o bicchieri a temperatura ambiente, il Baijiu viene servito nei bar cinesi solitamente in compagnia di qualche snack. Oggi il liquore bianco, al quale spesso si aggiungono erbe medicinali o frutta, viene consumato al di fuori della Cina e spesso viene utilizzato anche nella preparazione di alcuni cocktail.

Origini ed usi del Baijiu

Nella provincia cinese di Sichuan, nel 1573, nasce quella che è ritenuta la più antica e longeva distilleria specializzata nella produzione del Baijiu sotto il nome di Luzhou Laojiao. In realtà, la produzione di questo distillato risale a molto tempo prima e pare che fosse il liquore preferito dall’Imperatore durante la dinastia Tang, nel 1300. Come il tè, la seta o le arti marziali, fa parte del patrimonio culturale della Cina e la sua enorme popolarità ne è la dimostrazione tanto da essere il fedele compagni di ogni tipo di eventi e celebrazione.

La produzione più importante e rinomata del Baiju è localizzata nella parte centrale del paese, nelle province di Sichuan e Guizhou ed ormai è parte essenziale della cultura imprenditoriale cinese tanto da essere servito durante le cene d’affari per onorare i commensali dimostrando rispetto e amicizia. Il “liquore bianco” viene prodotto anche per la fascia alta e rappresenta infatti un regalo prestigioso da offrire ai politici stranieri.

Uno slancio internazionale

Negli ultimi anni Kweichow Moutai – che produce le bottiglie di Baijiu più prestigiose e apprezzate al mondo – insieme ad altri importanti produttori, ha fatto tutto il possibile per introdurre il liquore in Occidente e conquistare anche i palati più sopraffini. L’operazione sembra esser riuscita visto che fattura una cifra come 95 miliardi di renminbi dalle vendite del liquore. Fondata a Zunyi, nella provincia di Guizhou, la sua è senza dubbio una delle aziende più di valore a livello mondiale, tanto da superare Coca Cola, Pepsi e Diageo.

Le sfide per i produttori di Baijiu però non sono finite; infatti, il mercato oggi chiede ai produttori la capacità continua di innovarsi e migliorare in modo costante la tecnologia di produzione oltre che prestare una maggiore attenzioni ai nuovi consumatori sia in Cina che all’estero. I giovani non mostrano ancora un affetto nei confronti del loro tesoro nazionale, a differenza degli habitué: consumatori ultrasessantenni.

Nonostante ciò, sono in molti i consumatori stranieri che apprezzano questo sapore intenso e il trend internazionale sembra aver preso una via promettente. Sicuramente serviranno strategie mirate per proporlo ad una determina tipologia di pubblico, ma i migliori locali sono già avanti e, mescolando gli ingredienti giusti al distillato – come Ananas, Lime o Pompelmo –, si ottiene un cocktail dal gusto robusto e complesso che dal liquore ricava una nota finale dolce, ma con carattere.

Se avete in programma un viaggio in Cina, non resta che partecipare al World Baijiu Day, un evento nato per celebrare il liquore ogni nono giorno del mese di agosto e promuoverlo in tutto il mondo.