Panama: la siccità minaccia il commercio internazionale
Il cambiamento climatico sta mettendo in ginocchio varie parti del mondo e tra i Paesi che stanno subendo i colpi della siccità troviamo Panama. Qui le precipitazioni sono quasi ai minimi storici e le autorità si sono viste costrette a imporre dei limiti per il transito nel Canale. Il commercio marittimo rischia di risentirne in modo significativo e all’aumento dei costi potrebbero aggiungersi i disagi causati dagli ingorghi.
Siccità e navi nel Canale di Panama
La siccità che sta affliggendo Panama si sta rivelando una minaccia in grado di oltrepassare i confini nazionali. Nella prima parte di quest’anno, infatti, le piogge sono state di gran lunga inferiori alla media e ciò ha portato a una diminuzione della quantità d’acqua immagazzinata nei laghi artificiali di Alhajuela e Gatún.
I due bacini riforniscono il Canale e il livello delle acque nel primo è inferiore alla norma del 10%. Le autorità competenti hanno, dunque, dovuto imporre limiti al pescaggio per le navi che attraversano l’istmo. Con tale termine si indica la parte di un’imbarcazione che rimane sommersa. Dai 15.2 m consentiti di norma, il valore è stato portato prima a 13.6 m e poi, il 30 maggio, a 13.4.
Conseguenze della siccità a Panama per il commercio marittimo
La siccità che sta mettendo in ginocchio l’America Centrale e Panama rischia di avere conseguenze economiche importanti. Per il Canale di Panama passa il 3.5% del commercio marittimo mondiale. Si tratta, secondo i dati, di oltre 14.000 navi all’anno, per un totale di oltre 500 milioni di tonnellate di merci trasportate e ora l’intera dinamica potrebbe essere messa in crisi.
Il limite nel pescaggio implicherà, infatti, una riduzione del volume di merci che le navi di dimensioni maggiori, le Neopanamax, potranno muovere, che toccherà, secondo le stime, quota 40% nei casi più estremi. Per trasportare gli stessi prodotti saranno, dunque, necessarie più imbarcazioni. Ciò, oltre a causare un aumento dei costi che si ripercuoterà su acquirenti e consumatori, finirà per creare ingorghi e, quindi, dilatazioni nei tempi e ritardi.
Clima di Panama e futuro del Canale
La siccità che sta colpendo Panama rischia di rivelarsi un caso tutt’altro che isolato ed eccezionale. Situazioni simili, e anche più drammatiche, hanno già compromesso il traffico nel Canale nel 2016 e nel 2019. Quattro anni fa il livello delle precipitazioni aveva raggiunto i minimi storici e i limiti di pescaggio erano stati ulteriormente abbassati.
Gli esperti avvertono che le previsioni a medio e lungo termine prospettano un quadro in cui le piogge rimarranno al di sotto della media ancora a lungo. A luglio il livello delle acque nei bacini potrebbe, quindi, far segnare nuovi record negativi. L’imminente ritorno di El Nino, fenomeno climatico che causa una diminuzione delle precipitazioni sull’America Centrale, non migliora il contesto.
Il Canale di Panama è uno snodo nevralgico per il commercio marittimo internazionale, ma la siccità rischia di cambiare le cose. Per alcune compagnie abbandonare la rotta potrebbe diventare un’opzione. I problemi colpiranno, per altro, anche le imbarcazioni che trasportano Gas Naturale Liquido, il cui ruolo è sempre più significativo. Esse non saranno toccate dai limiti di pescaggio, ma i ritardi non saranno arginabili.
