Che malattia è la leishmaniosi?

La leishmaniosi è una malattia di cui si sente parlare periodicamente, perché nei mesi caldi i vettori che la trasmettono tornano attivi. A poter andare incontro all’infezione sono sia gli esseri umani sia i cani, anche se non può avvenire contagio diretto tra le due specie. Riconoscere i sintomi per poter agire in modo tempestivo risulta cruciale ma la prevenzione rimane la miglior arma a nostra disposizione.

Leishmaniosi: cos’è e come si trasmette 

La leishmaniosi è una malattia infettiva causata da parassiti del genere Leishmania e trasmessa dalla puntura di moscerini flebotomi. In Italia a fare da serbatoio della malattia sono principalmente i cani ma le infezioni possono interessare anche gatti, roditori selvatici e uomini. Il contagio non avviene in modo diretto da esemplare a esemplare. I pappataci possono, però, pungere un animale infetto e trasmettere il parassita agli individui su cui effettua successivamente il pasto di sangue. 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ormai da tempo messo a punto un piano di sorveglianza per la Leishmaniosi e limitarne la diffusione viene ritenuta una priorità. I parassiti responsabili dell’infezione e i vettori che la diffondono sono presenti in tutte le aree tropicali e subtropicali nel mondo, oltre che nelle regioni Mediterranee e nei Paesi temperati. Nel nostro Paese il periodo critico va da marzo/aprile a ottobre.

Leishmaniosi nell’uomo: i sintomi 

Quando la leishmaniosi colpisce l’uomo, la malattia può presentarsi in varie forme: 

• Forma cutanea: si manifesta con un gran numero di piccole lesioni sulle parti del corpo esposte.
• Forma cutanea diffusa: le lesioni interessano tutto il corpo e risultano molto più estese. La guarigione richiede qui terapie aggressive.
• Forma mucocutanea: in questo caso le lesioni interessano le mucose di naso e bocca.
• Forma viscerale: rappresenta la forma più grave. I sintomi comprendono febbre, perdita di peso, ingrossamento del fegato e della milza. 

Le punture di moscerini infetti non evolvono necessariamente in infezioni. A essere maggiormente a rischio sono bambini, anziani e soggetti immunodepressi, in cui il sistema immunitario non funziona come dovrebbe. Le terapie attualmente previste per la patologia vanno dall’impiego di creme e lozioni per le forme cutanee alla somministrazione di farmaci per via endovenosa nei casi più complicati.

Cosa succede se il cane ha la leishmaniosi? 

Dato che a fare da serbatoio principale della leishmaniosi sono in Italia i cani è bene sapere quali sono i campanelli d’allarme di un’eventuale infezione. Tra i sintomi che si manifestano all’inizio troviamo la comparsa di: 

• Lesioni cutanee che faticano a guarire
• Dermatiti 
• Alopecia 
• Seborrea
• Forfora
• Onicogrifosi, ovvero l’allungamento anomalo delle unghie
• Congiuntiviti e infiammazioni delle palpebre 

Con il progredire della malattia la sintomatologia si aggrava e possiamo osservare:

• Perdita di appetito 
• Astenia e apatia
• Zoppia 
• Ingrossamento dei linfonodi
• Insufficienza renale, con aumento della sete e della quantità di urina prodotta
• Ingrossamento della milza 

Effettuare una diagnosi precoce è fondamentale per impedire che gli organi interni dell’animale vengano danneggiati. Non esiste, però, una cura propriamente detta per la malattia, che si cronicizza. La terapia punta, quindi, al controllo dei sintomi.

La migliore arma contro la leishmaniosi rimane la prevenzione. Si deve puntare allora sulle azioni di controllo dei vettori e sulla somministrazione degli appositi antiparassitari ai nostri animali domestici. Le zanzariere possono fare da ottime barriere fisiche. Nei mesi caldi appare poi fondamentale far diventare l’uso di repellenti per insetti parte della nostra routine. Una corretta informazione sulla patologia completa l’opera.

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità.