Autotrasporti: l’UE punta per la prima volta a riduzione emissioni

L’Unione Europea per la prima volta proporrà l’obiettivo di ridurre le emissioni nel settore autotrasporti. L’obiettivo dell’esecutivo europeo è quello di creare un primo standard per un settore ad oggi ancora largamente sprovvisto di regolamentazione. La Commissione punta ad una riduzione delle emissioni di CO2 del 34% entro il 2030.
La prima regolamentazione del settore
Il settore degli autotrasporti nel mirino della Commissione Europea dopo il rilascio del piano dedicato al taglio delle emissioni di CO2. L’Unione per la prima volta affronta il problema dei veicoli pesanti ponendosi l’obiettivo di ridurne le emissioni del 34% entro il 2030. Secondo le stime il settore degli autotrasporti, compresi camion e autobus, contribuisce per il 15% delle emissioni totali in Europa ma è attualmente sprovvisto di una regolamentazione omogenea nei paesi dell’Unione.
Diversi paesi, Francia in testa, hanno quindi spinto per una l’ambizioso obiettivo di una riduzione delle emissioni di almeno il 24% entro il 2025 e del 34-45% entro il 2030. La Commissione proporrà anche un target intermedio del 15% e un sistema di crediti e incentivi per i produttori che investiranno in tecnologie a basso impatto.
Resistenze del settore autotrasporti
La proposta dell’Unione ha incontrato resistenza da parte delle associazioni di autotrasportatori che definiscono l’obiettivo troppo ambizioso col rischio di danneggiare il settore. «Tutti i settori devono contribuire agli sforzi dell’Unione per raggiungere gli obiettivi stabiliti con gli accordi di Parigi» è la posizione di Miguel Arias Cañete, Commissario per l’azione per il clima. L’Unione è convinta che le nuove regole potranno comportare risparmi per gli autotrasportatori fino a 5.000 € ogni anno.
In una lettera indirizzata direttamente al presidente Junker lo scorso Aprile diversi grandi marchi come Nestlé, Heineken, Unilever e IKEA avevano richiesto obiettivi ancora più stringenti; convinti che l’efficientemento energetico e una nuova generazione di camion elettrici potrà portare risparmi al settore dei veicoli pesanti.
Dall’altra parte della barricata invece l’ACEA, l’associazione europea dei costruttori di automobili, convinta che gli obiettivi dell’Unione siano troppo aggressivi. «Pare che la Commissione abbia semplicemente preso gli obiettivi dal settore delle automobili e applicatoli a quello degli autotrasporti senza riconoscere le differenze fondamentali del settore» ha dichiarato il Segretario Generale di ACEA Erik Joannert in un comunicato. Qualunque sarà la decisione finale della Commissione il cambiamento nel settore degli autotrasporti è in arrivo e cambierà sicuramente il modo di lavorare di milioni di europei.
