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Marroni vs castagne: ecco tutto quello che dovete sapere

Marroni vs castagne: ecco tutto quello che dovete sapere

Se pensavate fossero la stesso cosa dobbiamo deludervi, c’è una bella differenza, tanto che esiste addirittura un decreto Regio a testimoniarlo. E non è solo questione di gusto.

Il termine castagna è fin troppo vago, generalizza troppo e non lascia percepire quelle differenze importanti che ci sono tra le varietà di questo frutto. Ma tra marroni e castagne c’è una bella differenza, e non è questione solo di gusto, ma anche forma, colore e dimensione giocano la loro parte.

La differenza tra castagne e marroni

Ok, è ora di entrare nel vivo della questione: potremmo definire le castagne e i marroni come parenti non troppo lontani. Le prime sono il frutto della pianta cresciuta in natura, selvatica, mentre i secondi sono il risultato delle alberi coltivati, che a loro volta nascono da incroci e domesticazioni. L’albero del pane, così venivano chiamati i castagni selvatici nel Medioevo, per la loro utilità a chi non poteva permettersi nemmeno una pagnotta. Da quei primi alberi si è partiti per creare la versione addomesticata, grazie a potature e innesti di vario tipo, arrivando a produrre quelli che oggi conosciamo come marroni.

In un singolo riccio della varietà selvatica possono trovarsi fino a 7 castagne, mentre nel caso dei marroni se ne trovano un massimo di tre. Proprio per questo è facile che i marroni abbiano una forma più regolare, mentre le castagne sono spesso più piccole e schiacciate, segno della lotta all’interno del riccio.

Altra caratteristica di questi ultimi è la sottile buccia che li ricopre: i marroni si possono riconoscere per la loro superficie liscia e omogenea, diversa dalle zigrinature che caratterizzano le castagne, la cui sottile pellicina che le separa dalla buccia è più difficile da levare.

Ma arriviamo alla parte forse più importante: il sapore cambia? Certo! Le castagne sono un po’ meno saporite della loro controparte allevata, nonostante siano comunque perfette da arrostire, mentre i marroni, più dolci e croccanti, sono i ideali per essere trasformati nei famosi marron glacé, o più in generale nelle preparazioni più disparate. Dal fruttivendolo poi è ancora più facile capire la differenza, basterà dare un’occhiata ai prezzi al chilo.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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