È stato siglato un accordo tra il Consorzio e McDonald's per l'acquisto di 250mila chili l'anno di Pomodoro di Pachino
Prodotto nella zona di Caserta, è considerato uno dei formaggi più antichi del mondo visto che si pensa risalga alla civiltà dell’antico Sannio
Si tratta di un ortaggio tipico di Napoli e della Campania, salvato dall’estinzione e oggi molto utilizzato e apprezzato nella cucina locale
Il caratteristico granoturco arcobaleno è oggetto di un progetto Slow Food, che ha l’obiettivo di salvaguardarne la varietà e incentivare uno sviluppo agricolo sostenibile.
I regali, ogni anno, diventano per molti un pensiero ricorrente: cosa e dove posso trovare qualcosa di utile e magari anche sostenibile e solidale? La soluzione per Natale potrebbero essere i presidi Slow Food.
Dal 9 al 12 maggio si svolge Slow Fish, il festival dedicato alla pesca sostenibile. Tantissime conferenze, laboratori e degustazioni riempiranno il porto antico di Genova.
L’asparago violetto di Albenga è un tipo di ortaggio color violaceo, unico al mondo. Oggi presidio Slow Food è conosciuto sin dall’antichità e viene scelto in cucina per il suo unico sapore delicato.
L'Hummus di Roveja è una ricetta che valorizza un antico legume diventato presidio Slow Food, una coltivazione di nicchia tutta da scoprire.
Il miele prodotto sulla Sierra Norte di Puebla è uno tra i più rari del mondo, frutto del lavoro di un’ape nativa dello stato federato del Puebla, in Messico, tutelato da un presidio Slow Food.
Il maiale di Bazna è un raro presidio Slow Food tipico dell’omonima cittadina della Romania, nella regione della Transilvania. Famoso per la produzione di salumi e lardo, oggi rischia di scomparire.
Il granchio nero di Providencia è un crostaceo tipico dell’omonima isola colombiana e della vicina Santa Catalina. Vive nei boschi ed è un raro presidio Slow Food, nonché una prelibatezza in cucina.
Sapete esattamente cos’è Slow Food e come funziona? Nato nel 1986 da Carlo Petrini come Movimento per la tutela e il diritto al piacere, si occupa da anni di proteggere la biodiversità e il mangiar bene, con calma.
Il 4 giugno l’Economist ha pubblicato un articolo dal titolo “For the love of pizza”, ripreso successivamente da molti giornali nostrani, in cui veniva preso di mira il sistema di certificazione dei prodotti europeo,