Molte specie di cactus a rischio estinzione per colpa dei cambiamenti climatici
I cactus sono, nell’immaginario comune, le piante resistenti per eccellenza, ma oggi, a causa dei cambiamenti climatici sono anch’essi a rischio estinzione. A sottolinearlo ha contribuito uno studio pubblicato in Nature Plants. Il lavoro è apparso innovativo, ma i dati si sono rivelati allarmanti. Ora guardare a un quadro che sembra destinato a peggiorare con preoccupazione è inevitabile.
Lo studio
I cactus sono piante dalle straordinarie capacità di adattamento. Non proliferano, infatti, solo nel deserto, ma nei più diversi ambienti e climi. Esistono varietà di cactus di montagna o altre che crescono all’interno di fitte foreste pluviali. A preoccupare gli esperti è, però, ora il fatto che il riscaldamento globale li stia spingendo al limite nonostante la loro resistenza. Per tracciare un bilancio un team di ricercatori ha analizzato i dati relativi a 408 specie di cactus, circa un quarto di quelle effettivamente esistenti. Ha poi incrociato le informazioni con le proiezioni relative a tre diversi scenari sui futuri aumenti di temperatura per capire come la diffusione di ogni tipo di vegetale possa cambiare.
Cactus a rischio estinzione
Lo studio ha mostrato che le specie di cactus che rischiano di doversi confrontare con un concreto pericolo di estinzione sono molte. Secondo le stime, infatti, il 60% delle varietà di questi vegetali andranno incontro a un declino di qualche tipo. Il 14% delle specie affronterà, poi, persino, un calo repentino nei numeri, nonché un restringimento delle aree di diffusione. Le zone che avranno la sorte peggiore saranno quelle più ricche di biodiversità e fra esse rientrano Florida, Messico e Brasile. I cactus più a rischio sono, poi, quelli la cui sopravvivenza è strettamente legata ad altri alberi. L’unica specie da cui ci si aspetta un incremento del raggio d’azione è il Xique-Xique.
Il futuro dei cactus
I dati su quanto diverse specie di cactus siano vicine a rischiare seriamente l’estinzione hanno sollevato preoccupazione tra gli esperti. Ogni ecosistema è, infatti, sorretto da un delicato equilibrio e il venir meno di un elemento può innescare un effetto domino. Il confronto relativo ai tre scenari ha, poi, mostrato che a costituire una minaccia potrebbe essere anche un aumento di temperatura minimo. La natura ha bisogno di tempo per adattarsi ai cambiamenti e l’uomo sta, in questo senso, premendo ormai da troppo sull’acceleratore. Il timore è, infine, che le evidenze inquietanti emerse rispecchino una sottovalutazione. Il lavoro non tiene, infatti, conto dei fenomeni estremi, fra cui rientrano incendi e tempeste, estremamente influenti.
Pensare ai cactus a rischio estinzione non può che generare stupore. Andare oltre il senso comune che vede queste piante come i migliori candidati per colonizzare il pianeta tormentato dal riscaldamento globale è un buon primo passo. L’umanità sta ormai sfidando anche gli organismi più resistenti e resilienti. Tale consapevolezza non ci ha, forse, mai colpito in modo così letteralmente pungente.
