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Uno studio sulle spugne lancia l’allarme sul riscaldamento globale

Uno studio sulle spugne lancia l’allarme sul riscaldamento globale

Da uno studio sulle spugne coralline dei Caraibi parte l’allarme sulla velocità del riscaldamento climatico.

Più studiamo la natura che ci circonda più sembra che ogni elemento che la compone urli a gran voce che c’è qualcosa che non va. Con uno studio sulle spugne coralline dei Caraibi i ricercatori hanno lanciato l'allarme sul riscaldamento climatico globale. Infatti, analizzando i dati immagazzinati da queste forme di vita è emerso che la temperatura globale potrebbe aumentare di 2°C entro la fine del decennio.

Uno studio sulle spugne lancia l’allarme sul riscaldamento globale
@envatoelements

Lo studio sulle spugne sul riscaldamento climatico

Come è possibile che delle spugne possano rivelare l’andamento del riscaldamento climatico globale nei prossimi anni? L’allarme nasce dallo studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Climate Change. La ricerca è stata coordinata dall’Università dell’Australia Occidentale e si è concentrata sulle spugne coralline dei Caraibi.

Questi organismi viventi sono dei veri e propri sistemi di allarme sul riscaldamento climatico. Infatti, le spugne coralline dei Caraibi sono composte esternamente da uno scheletro calcareo. La composizione chimica di questa struttura permette di immagazzinare informazioni su come l’ambiente si è modificato in seguito ai cambiamenti climatici che si sono susseguiti nel corso dei secoli.

Riscaldamento iniziato nell’Ottocento

Lo studio sulle spugne coralline dei Caraibi ha dimostrato che il riscaldamento climatico provocato dall’attività umana è iniziato a metà degli anni ’60 dell’Ottocento. La ricerca sulle spugne colloca l’inizio del riscaldamento ben 80 anni prima rispetto a quanto attualmente registrato misurando solo la temperatura degli oceani.

Nello studio si legge che i precedenti calcoli potrebbero essere stati influenzati da diversi fattori. Tra questi, la disponibilità dei dati sulla temperatura degli oceani, la cui misurazione è iniziata nel 1850. In secondo luogo, potrebbe aver influito il temporaneo raffreddamento globale che si è verificato all’inizio dell’Ottocento per via di una serie di eruzioni vulcaniche straordinarie.

L’allarme sul riscaldamento climatico

Quanto emerso dallo studio sulle spugne coralline dei Caraibi in merito al riscaldamento climatico è chiaro: fino al 1700 le temperature erano prevalentemente costanti, salvo qualche eccezione. In seguito, invece, la velocità del riscaldamento climatico è aumentata notevolmente. Verosimilmente, tra il 2018 e il 2022, potremmo già aver raggiunto 1,7°C di aumento della temperatura globale.

Non sarebbe una buona notizia. Infatti, potremmo essere diretti verso uno degli scenari peggiori ipotizzati nel caso in cui l’aumento della temperatura globale dovesse essere superiore a 1,5°C. Gli Accordi di Parigi del 2015 avevano come obiettivo proprio quello di mantenere il riscaldamento entro questa soglia rispetto alla temperatura dell’epoca pre-industriale.

Oltre i 2 °C di riscaldamento climatico

In seguito allo studio sulle spugne coralline dei Caraibi, la stima è che entro il decennio potremmo superare i 2°C di aumento della temperatura. Quasi due decenni prima del previsto. Il risultato ottenuto dai ricercatori è di 0,5°C superiore rispetto alle stime elaborate dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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