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Talassoterapia: cos’è e come funziona

Talassoterapia: cos’è e come funziona

Sfruttare il potere curativo del mare e dei suoi prodotti come forma di trattamento alternativa, ecco cos'è la talassoterapia

La talassoterapia è una pratica nota fin dai tempi degli Egizi, tuttavia occorre attendere fino al XIX secolo perché venisse ufficialmente coniato il termine. Questa terapia alternativa si avvale del potere curativo del clima marino, dell’acqua di mare e dei suoi prodotti. Sebbene a oggi i benefici non risultino scientificamente provati, è comunque largamente utilizzata come coadiuvante nella cura di diverse patologie. Ma vediamo più nel dettaglio cos'è la talassoterapia.

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Cos’è la talassoterapia

Il termine talassoterapia deriva dall’unione di due parole greche, thalassa, cioè mare, e therapia, ossia cura. Come accennato, sfrutta le proprietà del clima marino, del mare stesso e dei suoi prodotti come coadiuvante nella cura di diverse patologie. Tra le principali quelle riguardanti la cute, l’apparato osteoarticolare e il sistema respiratorio.

Le prime tracce scritte dell’impiego della talassoterapia risalgono a Ippocrate ma sappiamo che era già in auge ai tempi di Egizi, Greci e Romani. Occorre però aspettare il XVIII secolo prima che studi più approfonditi venissero condotti, a distanza di pochi anni uno dall’altro, da Charles Russell, nell'opera The use of sea water, e da Claude Bernard e René Quinton.

Come funziona la talassoterapia

La talassoterapia si basa sul principio secondo il quale la composizione dell’acqua di mare è simile a quella del plasma umano. Di conseguenza dovrebbe essere possibile assimilarne gli oligoelementi attraverso la cute.

Racchiude in sé diverse pratiche che si differenziano tra loro per l’elemento naturale impiegato. La climatoterapia marina, per esempio, sfrutta il clima: gli aerosol con l’acqua di mare aiutano nella cura di disturbi legati al tratto respiratorio, mentre i raggi solari hanno un effetto benefico sulle patologie ossee o relative al sistema endocrino.

Benefici derivano anche dai bagni in acqua di mare (balneoterapia) che possono essere caldi (temperature attorno ai 50°C) o freddi (temperature comprese tra i 20 e i 27°C). Quando all’acqua di mare vengono aggiunti altri elementi come l’anidride carbonica, l’ozono o le alghe si parla di bagno attivato.

Sabbiature e fanghi invece sfruttano un altro componente dell’ambiente marino, la sabbia appunto, come coadiuvante nella cura di disturbi legati all’apparato muscolo-scheletrico, siano essi di natura traumatica o reumatica.

Si ritiene poi, ma anche in questo caso non sono presenti evidenze scientifiche, che la talassoterapia sia in grado di attenuare disturbi della sfera emotiva come stress post traumatico, ansia e depressione.

Controindicazioni

La talassoterapia non è raccomandata a coloro che soffrono di patologie legate al sistema nervoso (come l’epilessia) o cardiovascolare. Le concentrazioni di iodio poi la rendono una pratica non adatta a soggetti affetti da disturbi della ghiandola tiroidea. Infine, la talassoterapia è sconsigliata alle donne in gravidanza o che allattano al seno.

Concludendo, sebbene questa pratica sia a oggi priva di riscontri scientifici, resta largamente praticata, in particolare nelle SPA delle località di mare. È comunque facile intuire come qualche ora trascorsa a contatto con l’ambiente marino, e in generale nella natura, sia in grado di attenuare molti disturbi e dare conforto alla mente. Insomma, ora tutti abbiamo una scusa per trascorrere una giornata al mare!

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazione indesiderate.


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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