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Riconoscere la malva selvatica

Riconoscere la malva selvatica

La malva selvatica è una pianta emolliente, ricca di nutrimenti e facile da trovare, chiamata omnimorbia, cioè cura di tutti i mali

La malva selvatica o malva comune, nome scientifico Malva sylvestis, è una pianta erbacea perenne che cresce spontanea in tutta Italia. Conosce una lunga tradizione di utilizzi in medicina popolare e in fitoterapia per le sue proprietà emollienti, raddolcenti e calmanti. Un tempo qui era anche chiamata alla latina omnimorbia, cioè rimedio contro tutti i mali, perché capace di curare una lunga serie di fastidi. Allora, conosciamo meglio la pianta, le sue proprietà e vediamo come riconoscere la malva selvatica in passeggiata.

malva selvatica
@envatoelements

Come si riconosce la malva selvatica

La malva spontanea è una pianta cespugliosa, sempreverde e dal portamento eretto. La radice è a fittone, le foglie sono tonde e ruvide, a volte dentate, ricoperte da peluria e disposte a ventaglio.

I fiori, edibili, hanno cinque petali di color violetto, con striature scure e crescono in coppia o a mazzetti. La pianta fiorisce da maggio a settembre, ma anche fino a ottobre. Foglie e fiori si mangiano giovani, quando non ancora maturi, così come i germogli della pianta.

Malva selvatica dove si trova

Allo stato selvatico la malva si ritrova facilmente. Cresce nei prati di campagna, lungo i margini di strade e sentieri e negli incolti, fino a 1.600 metri di altitudine. Ama il pieno sole ma cresce anche a mezz’ombra, prediligendo i terreni ben azotati e capaci di trattenere umidità. L’appellativo sylvestris, dal latino, probabilmente sta a indicare il luogo di crescita della pianta, quindi per lo più selve e boschi.

“La malva da ogni male salva”

Il nome della pianta di malva dovrebbe derivare dal greco malakhe, che significa molle, emolliente. Alcuni prediligono però l’etimologia latina del nome, da mollire alvum, cioè rendere molle, e comunque in virtù delle sue note proprietà emollienti.

In passato la malva era utilizzata per curare una lunga serie di disturbi: dai problemi digestivi e del sistema escretore, alle infiammazioni orali, delle mucose e della pelle.

Era una pianta molto conosciuta e amata sia dai greci che dai romani. Carlo Magno la scelse per decorare i suoi giardini imperiali e Plinio il Vecchio, decantandone le virtù, era solito scrivere “la malva da ogni male salva”, consigliandone il succo come panacea per affrontare al meglio le giornate.

Proprietà della pianta di malva

La malva selvatica è una pianta ricca di mucillagini, grassi polinsaturi come l’Omega3, Sali e vitamine che le conferiscono:

  • proprietà emollienti
  • proprietà calmanti e antinfiammatorie delle mucose
  • proprietà espettoranti
  • proprietà lassative.

In passato era molto comune utilizzare la malva selvatica come rimedio naturale contro il mal di denti, rimedio naturale che, chiaramente, funzionerebbe ancora oggi.

In questo caso è necessario sbollentare per pochi minuti le sole foglie di malva e creare una palletta da mettere in bocca, tra il dente o la gengiva dolorante e la guancia, per circa un’ora. Si cambia il medicamento ripetendo l’operazione finché l’infiammazione non regredisce.


Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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