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Qual è la differenza tra menta romana e mentuccia?

Qual è la differenza tra menta romana e mentuccia?

Parenti lontani ma piante affini, ecco caratteristiche e differenza tra menta romana e mentuccia o nepitella

La menta è una pianta aromatica diffusa in tutto il mondo e se ne conoscono più di 600 varietà diverse. Per non fare confusione, qui vedremo la differenza tra menta romana e mentuccia, due varietà lontane ma affini, entrambe molto apprezzate soprattutto in cucina.

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@envatoelements

Caratteristiche della mentuccia o nepitella

La mentuccia, come la chiamano nel Lazio, o nepitella, è una varietà di menta dalle foglie piccole e ovali, che cresce spontanea soprattutto nelle zone mediterranee. Cresce a 40cm, è una pianta perenne e non ha bisogno di grandi attenzioni.

Il suo nome scientifico è Calamintha Nepeta, dal greco kalos, che significa bello, aggraziato e mintha, e sta quindi per ‘menta aggraziata’.

È una pianta aromatica dalle proprietà balsamiche e medicinali. Anticamente i pastori in montagna erano soliti strapparne due foglioline, stropicciarle e metterle nelle narici per curare il raffreddore.

È anche ingrediente di ricette tradizionali come i funghi trifolati e spesso accompagna i funghi porcini per un motivo molto preciso. Quando nacque questa usanza, infatti, si riteneva che la nepitella avesse proprietà catalitiche e, cioè, fosse in grado di diminuire la portata delle tossine e metalli pesanti presenti nel terreno e probabilmente assorbite dai funghi. Aggiungere la nepitella alla pietanza, garantiva una funzione equilibrante e limitante di eventuali tossicità.

La menta romana

La menta romana, nome scientifico Mentha Pulegium, da cui menta pulegio, ha un aroma particolarmente fresco, intenso e deciso. Cresce in tutti i paesi mediterranei, ha foglie piccole, lanceolate o lineari, e ricoperte di piccoli peli ghiandolari, responsabili della produzione dell’essenza.

È considerata tra le mente più buone da utilizzare in cucina proprio per il sapore intenso e gustoso che sposa bene piatti di carne e verdure. È l’aromatica prediletta a Roma per insaporire la tipica trippa alla romana e l’agnello, ma da non confondere con la mentuccia, usata invece nella preparazione dei carciofi alla romana.

C’è differenza tra menta romana e mentuccia?

Seppur simili, c’è un’evidente differenza tra menta romana e mentuccia. Sono anche affini negli utilizzi, ma molto diverse nell’aspetto e nel profumo.

Entrambe hanno foglie dalla dimensione ridotta, l’una più lanceolata, l’altra più arrotondata. La menta romana fa fiori arrotondati, mentre la mentuccia ha infiorescenze tubolari verticali. La menta romana, inoltre, ha un profumo più deciso che la renderà immediatamente riconoscibile.

Tratto caratteristico della menta romana, e che non appartiene invece alla mentuccia, è la potenziale tossicità. Se estratto e ingerito, infatti, l’olio di pulegio è fortemente tossico anche a piccole dosi. Studi ne dimostrano la pericolosità sia per gli umani che per gli animali.


Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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