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Pizza di Pasqua, il dolce abruzzese: ricetta e storia

Pizza di Pasqua, il dolce abruzzese: ricetta e storia

La pizza di Pasqua è un dolce a lunga lievitazione abruzzese servito la mattina di festa e accompagnato con uova sode, salumi e formaggi

La pizza di Pasqua dolce abruzzese è una ricetta tipica delle festività pasquali. La sua preparazione richiede tempo, soprattutto per quanto riguarda la lievitazione, ma nonostante ciò è sempre e da sempre al centro delle tavole la mattina di Pasqua. Nell’aspetto somiglia a un panettone, ma l’impasto risulta leggermente diverso. L’uvetta è sostituita dai canditi (e talvolta dalle gocce di cioccolato) e l’aroma è quello intenso dell’anice e della cannella. Poi però si sa, ogni famiglia ha la sua ricetta e sebbene sia difficile trovare l’originale, almeno concordano sugli ingredienti di base: farina, zucchero, uova, strutto e latte.

pizza di pasqua dolce
@envatoelements

Origine del dolce abruzzese

La pizza di Pasqua dolce tipica dell’Abruzzo (ma anche di altre regioni del centro Italia come Marche e Umbria) ha origini molto antiche. Di fatto però gli ingredienti che la compongono erano un tempo considerati ricchi. La popolazione poteva quindi permetterseli solo nelle occasioni speciali che solitamente coincidevano con le feste comandate, come la Pasqua o il Natale.

Alla sua preparazione veniva dedicato molto tempo. Si iniziava il venerdì Santo con la biga e si proseguiva il sabato con l’aggiunta degli altri ingredienti. Dopo le due lunghe lievitazioni, la mattina di Pasqua si procedeva con la cottura, da tradizione nel forno comune del paese. Da allora la ricetta ha subito qualche variazione, soprattutto per quanto riguarda la componente grassa: lo strutto è stato infatti sostituito dal burro o dall’olio. Per il resto però la tradizione resta e non c’è domenica di Pasqua senza la pizza dolce.

La ricetta della pizza di Pasqua dolce

  • 5 uova
  • 200 ml di latte
  • 200 g di burro
  • 1 kg di farina 00
  • 220 g di zucchero
  • 2 cubetti di lievito di birra fresco
  • 1 bustina vanillina
  • ½ cucchiaino di cannella
  • 1 limone e 1 arancia bio
  • b. semi di anice
  • b. canditi

Preparate il lievitino sciogliendo il lievito in 50 g di latte preso dal totale. Unite pari peso di farina, mescolate e lasciate lievitare per 10 minuti. A parte, dopo aver lavorato le uova con lo zucchero, unite metà della farina e del latte rimasti in tre volte quindi incorporate il lievitino.

Profumate l’impasto con la vanillina, la cannella, la scorza grattugiata dei due agrumi e i semi di anice quindi aggiungete l’olio. Una volta assorbito potete incorporare gli ingredienti rimanenti ossia la farina e il latte. Finite di lavorare l’impasto sulla spianatoia infarinata in modo da ottenere un impasto liscio e omogeneo quindi mettetelo a lievitare per almeno 5 ore in una ciotola coperta da pellicola.

Dividete poi l’impasto in due parti, incorporate in canditi impastando sulla spianatoia e, formata una palla, mettete a lievitare nello stampo. Potete utilizzare quello da panettone da 750 g oppure uno di alluminio di 20 cm di diametro alto 10 cm. Fate lievitare per 3 ore quindi cuocete a 170°C per un’ora. Una volta fredda, sformate la pizza di Pasqua e servitela.

È possibile apportare alcune modifiche ad esempio sostituendo i canditi con le gocce di cioccolato o aggiungendo dell’uvetta ammollata e strizzata. Anche gli aromi possono variare di famiglia in famiglia, quindi sentitevi liberi di modificare la ricetta in base ai vostri gusti. Ottima per esempio l’idea di aggiungere un bicchierino di liquore all’anice.

Secondo la tradizione, la pizza dolce va gustata a colazione la mattina di Pasqua accompagnata da uova sode, salumi tipici del territorio e formaggi. Non c’è niente di meglio per iniziare la giornata!


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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