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Perché l’orso attacca l’uomo?

Perché l’orso attacca l’uomo?

L’orso non vede l’uomo come una preda e, in genere, quando l’animale attacca, lo fa perché alcuni comportamenti lo fanno sentire minacciato

L’idea di trovarsi faccia a faccia con un orso spaventa, ma è bene ricordare che il mammifero non attacca l’uomo, se non perché si sente minacciato. I primi ad avere paura sono proprio i plantigradi, ma a volte ricordarsene è difficile. Esistono, allora, degli accorgimenti per evitare le situazioni pericolose e per cercare di uscirne illesi che passano dalla conoscenza dei comportamenti dell’animale.

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@envatoelements

L’orso è pericoloso per l’uomo?

Quando ci si chiede cosa fare in caso di incontro ravvicinato con un orso è bene partire da una consapevolezza: i grandi mammiferi non vedono l’uomo come una preda. I plantigradi temono, anzi, la presenza umana. L’orso attacca, dunque, l’uomo perché si sente minacciato. Ciò rischia di verificarsi soprattutto se l’animale è ferito, in presenza di cibo o quando ci si trova nelle vicinanze di una madre con i cuccioli. Fare rumore durante le nostre escursioni o semplicemente parlare, aiuta, comunque, spesso a evitare scomodi faccia a faccia. Individuata la presenza dell’uomo, infatti, gli orsi in genere si allontanano.

Come comportarsi se si incontra un orso

In caso di incontro ravvicinato con un orso è l’uomo a dover agire perché il plantigrado non attacchi sentendosi provocato. In una situazione simile è necessario in primis non perdere la calma. Il WWF consiglia, dunque, di mantenere, se possibile, almeno 100 m di distanza tra sé e il mammifero. Se l’animale è già più vicino, però, la strategia migliore è quella di immobilizzarsi e parlare, per farsi riconoscere. Se l’orso osserva immobile è bene indietreggiare piano. L’animale potrebbe, tuttavia, avvicinarsi e a questo punto è opportuno restare fermi.

Cosa fare se un orso attacca

Gli esperti spiegano che l’orso non attacca l’uomo, ma agisce piuttosto perché i suoi comportamenti simulino un’aggressione, per poi fermarsi all’ultimo. In tali circostanze a salvarci potrebbe essere, ancora, l’immobilità. In caso di contatto è consigliabile, invece, distendersi lentamente a terra, a faccia in giù, rimanendo immobili, proteggendosi il collo, magari con uno zaino. L’orso dovrebbe cessare di vederci come una minaccia. Ci si potrà rialzare solo quando il mammifero si sarà allontanato.

Cosa non fare in caso di incontro con un orso

Se l’orso attacca l’uomo è perché quest’ultimo finisce per spaventarlo inavvertitamente e allora sapere cosa non fare in caso di incontro ravvicinato è fondamentale. Non bisogna urlarelanciare oggetti o cibo contro l’animale. Un’altra pessima idea è correre. Il plantigrado raggiunge una velocità di 50 km/h e l’uomo non può competere. Anche gli alberi restano off-limits, dato che l’orso è un abile arrampicatore. È bene, poi, sapere che se il grande mammifero si alza sulle zampe posteriori, non significa che è in arrivo un attacco. L’animale sta, probabilmente, studiando la situazione, dato che non può contare su una vista particolarmente sviluppata. Per quanto i cuccioli possano apparire amichevoli, poi, stare lontani da loro resta il primo must, così come evitare le tane.

Anche se l’orso in genere non attacca l’uomo, chiunque si appresti a fare escursioni in zone dove la presenza del mammifero è segnalata dovrebbe essere consapevole del perché ciò può accadere. Attenzione particolare è richiesta a chi si muove con il proprio cane, che deve sempre tenere Fido al guinzaglio. Liberi gli amici a quattro zampe potrebbero, infatti, spaventare il plantigrado e mettere in pericolo il padrone correndo verso di lui per cercare protezione.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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