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Perché il pistacchio costa così tanto?

Perché il pistacchio costa così tanto?

Negli ultimi anni è diventato un trend ma, nonostante la sua popolarità e diffusione, il pistacchio costa tanto, ecco perché

Delizioso nelle creme e nei dolci. Ma buono anche in numerose preparazioni salate o tostato come aperitivo. Il pistacchio è uno degli alimenti più usati nelle nostre cucine. E nei ristoranti. Originario della Persia, è coltivato sin dalla Preistoria. E negli ultimi anni sta vivendo un vero e proprio boom di popolarità. Un difetto? Un costo piuttosto alto rispetto alle arachidi che tanto gli somigliano (queste ultime sono legumi, il pistacchio fa parte della frutta secca). Il suo prezzo al chilogrammo, infatti, supera di norma i 15 euro. Ma perché, nonostante la sua popolarità, costa così tanto?

perché pistacchio costa tanto
Foto: Alexas_Fotos @Pixabay

Pistacchio, perché costa così tanto?

Il motivo per cui il pistacchio costa tanto è da ricercare nelle modalità di coltivazione. La pianta di pistacchio, infatti, fruttifica in un ciclo biennale. A un anno di carica, corrisponde infatti un anno di scarica, senza frutti. Quindi per avere un raccolto regolare, i produttori devono piantare tanto, in più zone e in periodi diversi.

Facendo i conti con i cambiamenti climatici che ne condizionano facilmente resa e prezzi. Se poi si considerano le altre operazioni, come l'asciugatura, o le eventuali lavorazioni successive (sgusciatura, tostatura ecc.) facile immaginare come il prezzo possa lievitare ancora.

Il pistacchio in Italia

L’Italia non è il maggior produttore di pistacchio al mondo. Ma è comunque nella top ten. Secondo i dati Faostat, nel 2020 ha prodotto 3.864 tonnellate. I suoi volumi, comunque, non possono competere con Stati Uniti e Iran, che da solo ricopre metà della produzione mondiale.

La varietà più diffusa nel Belpaese è sicuramente la bianca o napoletana, quella più celebre e pregiata e il Pistacchio Verde di Bronte. Chiamato "Oro verde" siciliano, questo è famoso in tutto il mondo. Ha un marchio Dop ed è un presidio Slow food.

Il Pistacchio Verde di Bronte Dop

Il Pistacchio Verde di Bronte di distingue per la forma allungata e poco compressa. Il seme all’interno del guscio presenta un colore verde smeraldo ed è ricoperto da una pellicola rosso rubino. Il suo sapore è molto aromatico e può essere usato sia nei dolci che nei salati. Famoso ad esempio, oltre alle creme zuccherate, il pesto di Pistacchi di Bronte.

Sono circa 5000 le realtà siciliane che lo producono, con coltivazioni dai 400 ai 900 metri sul livello del mare. Le aree in cui si può piantare secondo disciplinare? Bronte, Adrano e Biancavilla, in provincia di Catania. Il costo dell'Oro verde, infine, può superare i 50 euro al chilogrammo, mentre il giro d’affari annuali si aggira in torno i 40 milioni di euro.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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