Pepe nero, bianco, verde e rosa: qual è la differenza?
Il pepe è una spezia molto utilizzata, ma capire la differenza tra quello nero, bianco, verde e rosa non è semplice. Le prime tre varietà si ottengono dai frutti del Piper Nigrum e a variare è il processo di lavorazione. L’ultima deriva, invece, da un’altra specie, anche se il nome può trarre in inganno. Ogni tipologia ha un particolare sapore e si presta, quindi, meglio a determinati usi.
Pepe nero
Per capire la differenza tra pepe nero, bianco, verde e rosa, partire dalle caratteristiche della prima, più nota, varietà è utile. Essa è ottenuta dai frutti ancora acerbi del Piper Nigrum. Questi vengono immersi in acqua bollente e successivamente lasciati a essiccare al sole per giorni. I grani presentano un sapore intenso, particolarmente piccante, con note che ricordano il limone e il legno. Il pepe nero è molto utilizzato per insaporire paste, zuppe e minestre ed è parte integrante della romana Cacio e pepe.
Pepe bianco
Capire la differenza tra pepe nero, bianco, verde e rosa significa conoscere le caratteristiche della seconda varietà. Questa si ottiene, ancora, dai frutti del Piper Nigrum, colti, però, quando quasi maturi. Le bacche vengono, poi, lasciate a macerare per una settimana in acqua e successivamente private della cuticola esterna. I grani risultano, quindi, più piccoli e hanno un sapore più delicato, meno piccante. Il pepe bianco è, dunque, perfetto per realizzare salse o per insaporire carni bianche e pesce, ma risulta più costoso di quello nero.
Pepe verde
Un’altra varietà molto utilizzata di pepe è quella verde. I tipici grani vengono, in questo caso, ottenuti dai frutti acerbi del Piper Nigrum e non vengono essiccati. Il colore rimane, dunque, quello naturale e viene fissato grazie al diossido di zolfo. Le bacche mantengono una consistenza morbida e il sapore, piccante, presenta note erbacee che conferiscono alle preparazioni un tocco di freschezza. Spesso per mantenerne inalterate le caratteristiche le si conserva in salamoia. Il pepe verde è utilizzato per completare piatti a base di carne e pesce, ma non è raro vederlo impiegato anche nei dessert. È consigliabile aggiungerlo a fine cottura, perché il calore ne modifica proprietà e aroma.
La grande differenza tra pepe rosa e pepe bianco, nero e verde
La differenza più netta è quella tra il pepe rosa e le altre varietà di pepe. Il primo è, infatti, definito falso pepe, poiché si ottiene dal frutto del Schinus molle, albero originario dell’America Latina. Il sapore di questa bacca è, dunque, totalmente diverso da quello delle altre. Il pepe rosa ha, infatti, un gusto delicato, solo vagamente piccante, con note che ricordano il limone e la frutta. È, dunque, l’ingrediente ideale per piatti a base di pesce e, dato il suo colore, è perfetto anche per dare eleganza e vivacità alla presentazione.
Una volta compresa la differenza tra pepe nero, bianco, verde e rosa, appare chiaro che ogni ricetta richiede scelte ponderate. Ad accomunare tutte le varietà sono, però, le proprietà antiossidanti e antisettiche. La cautela rimane, comunque, consigliata, poiché esagerare con qualsiasi tipologia di tale spezie può voler dire mettere sotto stress l’apparato gastrointestinale.
