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Okara: cos'è e come si prepara

Okara: cos'è e come si prepara

Molto diffusa nella cucina orientale, l’okara è un ingrediente di origine vegetale ricco di nutrienti e molto versatile, ecco cos'è

Ingrediente di origine vegetale, è molto utilizzato nella cucina orientale e molto in voga anche nella cucina vegana perché ricco di interessanti nutrienti. Scopriamo cos'è esattamente l'okara.

Okara cos'è
Foto: jreika @iStock

Okara, cos’è?

Okara, questo ingrediente dal nome così strano o lo conosci o non puoi capire che cos'è. Potrebbe trattarsi di un frutto esotico? No, l'okara altro non è che la polpa derivante dalla preparazione casalinga del latte vegetale. Poiché questo si può preparare in casa utilizzando i più svariati ingredienti, di conseguenza anche di okara ci sono diverse varietà, a seconda dell’ingrediente base utilizzato per autoprodurre il latte vegetale.

Niente scarti

Nell’autoproduzione del latte vegetale si utilizza un recipiente con un grande filtro nel quale si versa l’ingrediente base (soia, avena, mandorle ma anche anacardi, nocciole, farro, riso, semi di girasole, ecc) e dell’acqua, poi si frulla il tutto e alla fine si spreme il contenuto del filtro per estrarre la parte liquida. L’okara è la polpa farinosa che rimane all’interno del filtro. Sembrerebbe uno scarto ma guai a buttarla: dal colore biancastro e un sapore abbastanza neutro, viene utilizzata per arricchire numerose ricette sia dolci che salate.

Tante ricette con l‘okara

L’okara può essere utilizzata fresca come sostituto delle uova perché è un ottimo legante, quindi può essere aggiunta all’impasto di torte dolci o di polpette vegetali, veg-burger, pane, pizza, ripieni dolci o salati. Può anche essere aggiunta alla ricetta base del muesli fatto in casa per renderlo ancora più croccante. In alternativa può essere essiccata in forno a 100-120º facendo attenzione che non bruci essendo di consistenza farinosa e la si può utilizzare direttamente sui primi piatti al posto del parmigiano oppure sui dolci al posto della granella di mandorle o pistacchio.

Come si conserva l’okara

Una volta preparata la bevanda vegetale, se non abbiamo tempo o voglia di rimetterci subito al lavoro per realizzare qualche ricetta con lo scarto nel filtro, possiamo riporla nel congelatore in sacchettini o contenitori rigidi oppure la conserviamo essiccata in barattoli di vetro. Se dimenticata in frigorifero, dopo due o tre giorni inizierà a fermentare e ad assumere un sapore vagamente simile al formaggio! L’okara è davvero un ingrediente molto versatile e prezioso, perché permette di dare libero sfogo alla fantasia in cucina e di evitare inutili sprechi.


Erika Barani
Erika Barani
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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