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La vera storia del cane milionario Gunther raccontata in una docuserie Netflix

La vera storia del cane milionario Gunther raccontata in una docuserie Netflix

Tra verità e menzogne la docuserie ripercorre l’assurda storia di Gunther, il cane milionario, e delle bizzarre persone che lo circondano

Cosa c’entrano un pastore tedesco, l’eredità di una ricca contessa, un impero farmaceutico, la (ex) villa di Madonna a Miami, la squadra di calcio del Pisa, uno pseudo-culto edonista dai riti orgiastici, la ricerca “scientifica” della ricetta della “felicità”, Fabrizio Corona e l’evasione fiscale? Potrebbero sembrare ingredienti troppo assurdi per finire tutti all’interno della stessa storia, eppure è la storia di Gunther, il cane milionario, raccontata dalla docu-serie “I milioni di Gunther”, da poco disponibile su Netflix.

gunther cane milionario
Foto: Ralph @Pixabay

La storia di Gunther, il cane milionario

Alla sua morte una ricca contessa tedesca, rimasta sola e senza parenti stretti, lascia in eredità la sua fortuna al suo amato pastore tedesco Gunther, trasformandolo così in un cane milionario. Siccome, per ovvi motivi, un cane non può amministrare una fortuna finanziaria, ecco che per lui viene istituito uno speciale fondo, attraverso cui un amministratore (umano) potrà garantire al buon pastore tedesco una vita nel lusso e nel comfort. Ville con giardino, 27 persone nello “staff” dedicato alla cura di ogni suo bisogno quotidiano e uno chef personale nella sua villa in toscana per quelle che immaginiamo siano le migliori braciole con tanto di foglie d’oro alimentare che un pastore tedesco (e non solo) abbia mai assaggiato. Vi sembra una storia quantomeno stravagante? Siete sulla giusta strada. Ma delle quattro puntate di “I milioni di Gunther” è solo l’inizio.

La verità sul cane coi milioni

Per chi bazzica su Netflix non può non risaltare immediatamente il parallelismo con Tiger King, un’altra docu-serie che cavalca l’onda vincente dell’accoppiata tra storie improbabili, personaggi stravaganti e qualche spruzzata di animalismo. Gunther il cane milionario tuttavia non è propriamente una novità in Italia. Della bizzarra storia del cane ereditiere si parla già dagli anni ’90 e quella di Gunther in realtà, più che una storia di animali, è la storia di Maurizio Mian. Imprenditore? Ereditiere? Visionario? Sulla sua figura nel corso degli anni si è detto e scritto di tutto e il contrario di tutto. In una serie di interviste gli autori del documentario provano a eviscerare le ragioni e i segreti dietro la patinatura glamour dell’intera vicenda.

Verità o finzione?

Infarcito di “fuori onda” e dichiarazioni a microfoni spenti, di puntata in puntata il documentario passa in rassegna la vicenda dalle origini ai giorni più recenti passando da Miami alla Toscana alle Bahamas al Lichtenstein. Più che un viaggio nella singolare storia di Gunther il cane milionario, ci si rende presto conto che si tratta di un viaggio, per quanto superficiale, nella psiche umana. Ammettiamo: spesso durante la visione capita di chiedersi non senza imbarazzo: "ma perché?". Tuttavia si scopre presto che: forse la contessa non era proprio una contessa, il fondo milionario per il cane non era altro che un pretesto di un’industria farmaceutica per evadere le tasse (siamo in Italia, è davvero uno spoiler?) e che l’intero circuito, o circo, che ruota attorno all’ignaro pastore tedesco è in realtà il fulcro di una macchina mediatica coi propri, non sempre chiari, interessi e obiettivi.

Qual è il messaggio di Gunther, il cane milionario?

Per citare una serie italiana conosciuta, l’espressione che perdura sul volto dello spettatore per gran parte delle quattro puntate di “I milioni di Gunther” è “basito”. Quale messaggio si può trarre invece dalla storia di Gunther, il cane milionario? Non certo un messaggio animalista o quantomeno educativo. La risposta la suggerisce, forse, uno degli stessi eccentrici personaggi intervistati nella docu-serie: “è stato come un lavaggio del cervello” confida “non avevo imparato niente, è stato uno dei momenti più tristi della mia vita e la felicità è andata molto lontana da me”.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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