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La differenza tra larice e abete

La differenza tra larice e abete

Distinguere un larice da un abete non è immediato, impariamo a riconoscere la differenza tra le due specie di albero

Chissà quante volte in montagna osservando un bosco da una certa distanza pensavamo di osservare un abete e poi invece era un larice. Larici e abeti, così come i pini, sono delle conifere con foglie aghiformi e, come tali, si assomigliano parecchio. Risulta quindi un po’ complicato distinguere un larice da un abete, a meno che non se ne conoscano almeno le principali caratteristiche. Ecco la differenza tra le due specie.

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Foto: Bronisław Dróżka @Pixabay

Larice

Il larice è una pianta dalle dimensioni notevoli. Può raggiungere i 40 metri di altezza e nella parte radicale si può sviluppare fino a 4 metri sottoterra. Questo consente alla pianta di arrivare dove c’è acqua per rimanere idratata e anche di radicarsi con forza visto il suo considerevole sviluppo aereo. Originario dell'Europa Centrale, in Italia il larice è diffuso nelle Alpi e anche sull’Appennino Tosco-Emiliano.

Tende a crescere in alta montagna a quote superiori ai 2500 metri, ma ora viene anche coltivato ad altitudini più basse, dove nei vivai spesso viene incrociato con il larice giapponese. Il larice è una pianta molto longeva, infatti può vivere fino a 800 anni ed è da sempre considerato un simbolo di luce e rinascita. Come altre conifere, il larice ha proprietà antinfiammatorie e antisettiche per le vie respiratorie e urinarie. Il legno di larice veniva citato già negli scritti di Vitruvio, famoso architetto romano e per la sua resistenza viene ampiamente utilizzato per realizzare imbarcazioni, pergolati e strutture a ponte.

Abete

Anche l’abete è una pianta maestosa, che in altezza può raggiungere anche i 50/60 metri, più raramente anche 80. In Europa vive in zone montane a quote tra i 500 e i 2000 metri, in Italia si trova sulle cime più alte degli Appennini e sulle Alpi. Longevo quanto il larice, l’abete è il simbolo del Natale per antonomasia. Come il pino, anche l’abete è una conifera sempreverde.

Larice e abete: la differenza

La prima differenza tra larice e abete si scorge osservando il colore della chioma. Come per il pino, anche la chioma dell’abete è di colore verde scuro mentre il larice in estate è verde più chiaro. Un’ulteriore differenza è data dal fatto che, mentre l’abete è un sempreverde, non è così per il larice. La specie che vive in Italia si chiama Larex Decidua, si chiama così perché in inverno perde tutte le foglie. In autunno, prima che arrivi il freddo, le foglie di larice cambiano colore e assumono tonalità giallo-rosse tipiche del foliage autunnale.

Le foglie presentano inoltre un’altra differenza: in quelle di larice gli aghi sono molto corti e raggruppati in ciuffi, disposti a spirale attorno al ramo. Nelle foglie di abete, invece, gli aghi sono distribuiti uno ad uno lungo il ramo. Gli aghi del larice sono inoltre morbidi e non pungono. Infine, anche le pigne sono un elemento di differenziazione tra le due piante. Mentre gli abeti producono pigne grandi e di forma allungata, i fiori di larice, se impollinati, danno origine a pigne piccoline, di forma ovale che misurano circa 4 cm.


Erika Barani
Erika Barani
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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