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Inquinamento luminoso: le luci aumentano e le stelle scompaiono

Inquinamento luminoso: le luci aumentano e le stelle scompaiono

L’inquinamento luminoso sta aumentando a una velocità impressionante e vedere le stelle è ormai diventata un’impresa

In diverse parti del mondo vedere le stelle è tutt’altro che semplice e la colpa è tutta dell’inquinamento luminoso. Uno studio di recente pubblicato in Science ha indagato sulla questione e ha mostrato che le luci si stanno moltiplicando anche più velocemente di quanto fosse stato rilevato in precedenza. Il cielo notturno non è ormai più quello che conosciamo e le conseguenze per scienza ed ecosistemi potrebbero rivelarsi devastanti.

inquinamento luminoso stelle
Foto: Aleksandar Pasaric @Pixabay

Lo studio

L’inquinamento luminoso è ormai un problema pressante e a concentrarsi su come esso influisca sulla nostra visione delle stelle ci ha pensato un team del GFZ German Research Center for Geosciences. I ricercatori hanno analizzato un pool di 51.351 osservazioni dirette effettuate da citizen scientists, che per oltre 10 anni hanno raccolto dati sulle condizioni del cielo notturno.

Tale modalità di studio è stata scelta perché i rilevatori oggi utilizzati risultano poco sensibili alle lunghezze d’onda emesse dai LED, che sono le fonti di illuminazione più diffuse. Il primo allarme sull’impatto di tale fonte di inquinamento era stato lanciato da Kurt Riegel nel 1973 e da allora le cose sono rapidamente peggiorate. L’alone di luce che avvolge i cieli si è, infatti, esteso in modo proporzionale all’espansione degli ambienti urbani.

Inquinamento luminoso e stelle

Il nuovo studio ha mostrato che, a causa dell’inquinamento luminoso, le stelle visibili sono sempre meno. Alcuni lavori avevano certificato che tra 2012 e 2016 la luminosità del cielo era aumentata del 2.2% all’anno, ma le ultime analisi mostrano altro. È infatti emerso che tra 2011 e 2022 il chiarore notturno è cresciuto del 6.5% in Europa e del 10.4% in America.

Nel resto del mondo, dove le osservazioni sono state molto meno numerose, la media di aumento si attesta intorno al 7%. A tali ritmi in località dove oggi riusciamo a vedere 250 puntini di luce, tra 18 anni potremo osservarne solo 100. Nemmeno costellazioni come la Cintura di Orione si salveranno dall’“oscuramento” e i LED, che proiettano le onde luminose a grande distanza, aggravano il quadro.

Conseguenze e azioni

Agire perché le stelle non continuino a scomparire dalla nostra vista a causa dell’inquinamento luminoso è prioritario. Tale alterazione degli equilibri mette, infatti, a dura prova tanto insetti e uccelli migratori, quanto gli altri animali notturni. L’integrità degli ecosistemi risulta, dunque, compromessa. A trovarsi in difficoltà sono anche gli scienziati, per cui lo studio del cielo si complica, nonché l’uomo in generale, che va incontro a disturbi del sonno.

Mettere a punto strategie di intervento coerenti richiede, però, impegno. Gli scienziati hanno sottolineato che evitare di espandere in modo eccessivo l’illuminazione è il primo passo. Privilegiare i dispositivi dotati di fotocellula e schermare le luci, facendo attenzione anche a direzionarle, sono azioni altrettanto importanti

L’impossibilità di vedere le stelle a causa dell’inquinamento luminoso crea una serie di problemi che vanno ben oltre la suggestione. Siamo, infatti, di fronte a una fonte di inquinamento. Fabio Falchi e Salvador Bará, nell’introduzione allo studio, hanno sottolineato, dunque, che considerare poetica la visione delle luci urbane che si ha dallo spazio equivale a definire affascinante il fatto che la benzina a contatto con l’acqua assuma sfumature sgargianti.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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