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Impatto ambientale di pollo e salmone: fino al 78% arriva dai mangimi

Impatto ambientale di pollo e salmone: fino al 78% arriva dai mangimi

Sarebbero i mangimi a rappresentare la fetta più grande dell’impatto ambientale di pollo e salmone secondo una nuova ricerca

L'allevamento industriale di pollo e salmone ha un impatto ambientale non trascurabile. A differenza di altri allevamenti come quello bovino tuttavia, la più grande fetta dell’impatto di polli e salmoni non arriverebbe tanto dall’allevamento in sé quanto dalla produzione dei mangimi destinati a nutrire gli animali. È quanto emerge da una recente ricerca condotta dall’Università Griffith in Australia pubblicata sulla rivista Current Biology. Secondo i ricercatori l’analisi potrebbe aiutare a ridurre l’impatto ambientale di queste industrie in futuro.

impatto ambientale pollo salmone
Foto: Ralph @Pixabay

L’impatto ambientale di pollo e salmone arriva dai mangimi

La ricerca australiana ha analizzato le fonti di impatto ambientale nella produzione globale di pollo e salmone da allevamento scoprendo come sia proprio la domanda di mangimi a rappresentare la principale fonte di stress ambientale. Secondo i dati, la produzione e la somministrazione dei mangimi rappresenterebbe il 78% dell’impatto ambientale dell’intera industria dell’allevamento di polli. Per il salmone (e altre specie di pesci d’allevamento come trote e salmerini alpini) la percentuale scende di poco al 67%. L’impatto ambientale comprende emissioni di gas serra, consumo di acqua e suolo e contaminazioni.

Impatto dell’allevamento di polli e salmoni a livello globale

I ricercatori hanno analizzato le pressioni ambientali cumulate dei due tipi di allevamenti scoprendo come la produzione di pollo interessa a livello globale un'area 9 volte superiore rispetto alla produzione di salmone (circa 924mila km2 rispetto ai 103mila km2 del salmone), ma risulta molto più efficiente a parità di superficie producendo 55 volte più cibo. L’impatto ambientale dei due settori inoltre, è sovrapponibile a livello geografico (fino all’85%) perché gli ingredienti dei mangimi sono simili e prodotti nelle stesse località (ad esempio soia e grano). Stati Uniti, Brasile e Cina sono i maggiori produttori mondiali sia di pollo che di mangime per l’allevamento, mentre i maggiori produttori di mangime per salmone sono Perù, Norvegia e Cile.

Ridurre l’impatto del cibo che produciamo

“La produzione alimentare, in particolare da allevamenti, è una delle principali cause di degrado ambientale a livello globale” ha detto Caitie Kuempel, ricercatrice dell’Università Griffith e autrice principale della ricerca. “Capire dove e quanta pressione ambientale esercitano i prodotti di origine animale è fondamentale per progettare politiche alimentari efficaci che promuovano la sostenibilità”. Secondo i ricercatori, il fatto che gran parte dell’impatto ambientale dell’allevamento di pollo e salmone dai mangimi rappresenterebbe una informazione importante. Concentrare gli sforzi sulla sostenibilità della produzione dei mangimi potrebbe essere un modo particolarmente efficiente per ridurre l’impatto dell’industria dell’allevamento sull’ambiente.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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