Il rumore delle miniere sottomarine è una minaccia per le balene
Presto l’estrazione di minerali negli abissi marini potrebbe diventare una realtà, ma la scienza ha lanciato l’allarme: le miniere sottomarine potrebbero mettere in pericolo le balene. Uno studio pubblicato in Frontiers of Marine Science ha mostrato, infatti, che l’inquinamento acustico prodotto dagli impianti rischia di turbare la vita della fauna oceanica e, quindi, l’equilibrio negli ecosistemi. Ora le ONG chiedono coerenti provvedimenti, ma il tempo stringe.
Lo studio sulle miniere sottomarine
A concentrarsi su come il rumore prodotto dalle miniere sottomarine potrebbe danneggiare le balene e gli altri animali ci ha pensato un team di Exeter University e Greenpeace Research Laboratories. Le attività di deep sea mining prevedono che gli abissi marini vengano sfruttati per estrarre metalli preziosi. Fra questi spiccano nichel, litio, oro, platino, manganese e Terre Rare.
I lavori di estrazione avvengono in una fascia compresa tra i 3.000 e i 5.000 m di profondità e la ricerca sul loro impatto è appena agli inizi. Il paper ha, dunque, cercato di tracciare, per la prima volta, una panoramica esaustiva. L’obiettivo era guardare ai pericoli a largo raggio, piuttosto che solo ai rischi per gli animali che abitano i fondali.
Miniere sottomarine e balene
Lo studio ha sottolineato che le miniere sottomarine costituiscono una minaccia concreta per gli ecosistemi e per le balene. Gli scienziati si sono concentrati in particolar modo sull’Oceano Pacifico e sulla Clarion-Clipperton Zone, tra Hawaii e Messico, dove la quantità di materiali preziosi estraibili è significativa. È emerso che molti dei suoni prodotti dagli impianti sono a bassa frequenza. Risultano, quindi, in grado di viaggiare fino a grandi distanze e di disturbare i cetacei.
L’inquinamento acustico interferirebbe, poi, con i sistemi di ecolocalizzazione, nonché con la comunicazione degli animali. Kirsten Thompson ha sottolineato che la situazione, per gli abitanti dei mari, è paragonabile a quella che vivrebbero degli umani se il loro quartiere fosse ininterrottamente soggetto a lavori di costruzione. Il disturbo costante rappresenta, insomma, un problema per la salute.
Il futuro dell’estrazione mineraria nei fondali marini
I dati su quanto le miniere sottomarine possano minare la salute delle balene hanno spinto molte ONG a mettersi in prima linea. Entro luglio 2023, infatti, le attività di deep sea mining potrebbero ricevere il semaforo verde e gli esperti si dicono preoccupati. Sottolineano, infatti, che autorizzare i lavori significherebbe, oggi come oggi, muoversi alla cieca.
Louisa Casson ha specificato che le miniere sottomarine potrebbero danneggiare l’ambiente in modi che non comprendiamo ancora del tutto e ciò non è accettabile. La paura è, infatti, che le strumentazioni finiscano per rimanere in funzione 24 ore su 24, producendo inquinamento acustico in modo costante. Ciò rischia, secondo gli ambientalisti, di vanificare gli sforzi di conservazione.
Gli oceani stanno andando incontro alla più grande estinzione di massa della storia e il principale responsabile di tale situazione è l’uomo. Il riscaldamento globale sta alterando il ph delle acque e la quantità di ossigeno disciolta in esse continua a diminuire. Questi ambienti assorbono, però, circa un terzo della CO2 in eccesso prodotta sul pianeta. Ogni elemento che possa danneggiare tali preziosi ecosistemi rischia, dunque, di alimentare un pericoloso circolo vizioso.
