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Emissioni di gas serra di nuovo su in Italia: cosa dice il rapporto Ispra 2023

Emissioni di gas serra di nuovo su in Italia: cosa dice il rapporto Ispra 2023

L’Ispra registra un aumento delle emissioni di gas serra causato dai settori dei trasporti e della produzione energetica

Sono tornati a crescere i livelli di inquinanti e di emissioni di gas serra in atmosfera. Gli scenari ipotizzati per 2030 dall'Ispra non sono promettenti, anzi. Nonostante le concentrazioni di gas serra siano diminuite rispetto quelle degli ultimi decenni dello scorso millennio, le emissioni registrate attualmente sono ancora di sopra rispetto agli obiettivi prefissati.

Ispra gas serra
@envatoelements

Il report Ispra sui gas serra

La situazione in merito ai gas serra in atmosfera è stata delineata nel rapporto Ispra chiamato "National Inventory Report 2023". Il documento disegna il quadro globale e quello dettagliato della situazione italiana. I dati fanno rifermento agli anni che vanno dal 1990 al 2021. Il report serve anche per monitorare gli effetti del Piano nazionale per l'energia e il clima.

Secondo le stime dell'Ispra, le concentrazioni di gas serra in atmosfera continueranno ad aumentare anche nei prossimi anni, se non cambia drasticamente lo scenario. Infatti, sfortunatamente, è prevista una scarsa riduzione delle emissioni legate ai settori dei trasporti e del riscaldamento. E' quanto mai urgente invertire il trend e rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra.

Le cause

Il report dell'Ispra parla chiaro: metà delle emissioni nazionali dei gas serra sono correlati alla produzione di energia e al settore dei trasporti. Quest'ultimo incide in maniera particolare sul tasso di emissioni di gas climalteranti emesse in Italia. Nel 2021 il settore dei trasporti ha generato il 24,7% delle emissioni totali nazionali. Ancora tanti spostamenti sono affidati ai veicoli su strada, i quali costituiscono il 93% dei trasporti.

Gli anni in cui imperversava ancora la pandemia causata dal Covid-19 hanno inciso sulle analisi dell'Ispra. Infatti, in quel periodo gli spostamenti si sono notevolmente ridotti per motivi sanitari. Tuttavia, una volta conclusasi l'emergenza, le emissioni di gas serra sono tornate a crescere e già nel 2021 si sono riallineate con gli anni precedenti registrando una crescita del 19%.

Segnali positivi dal settore energetico

In Italia si fa fatica a cambiare le modalità di trasporto e spostamento. Invece, per quanto riguarda il settore energetico sono stati registrati dei cambiamenti. Infatti, il settore energetico ha diminuito le emissioni di gas serra del 21,8% dal 1990 al 2021. La causa di questa riduzione è legata al calo delle emissioni generate dalle industrie manifatturiere, edilizie ed energetiche.

Nello specifico, il settore delle industrie energetiche ha aumentato la produzione di energia termoelettrica (da 178,6 Terawattora a 189,7 Terawattora). Tuttavia, il raggiungimento prefissato per il 2030 è ancora lontano. Infatti, nel 2020 l'energia rinnovabile era pari al 20% rispetto al consumo finale lordo, mentre l'obiettivo era fissato al 17%.

Scenari futuri

Secondo il report dell'Ispra sulle emissioni di gas serra, l'Italia ha rispettato in parte gli obiettivi di riduzione assegnati. Tuttavia, la decrescita delle emissioni non è ancora significativa e, benché siano attesi dei miglioramenti, lo scenario è quello che saranno disattesi gli obiettivi prefissati per il 2030. Infatti, probabilmente le emissioni saranno ridotte di meno del 30% invece che del 43,7%.


Emmanuele Occhipinti
Scopri di più
Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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