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Emissioni da traffico aereo: le possibilità per ridurle non mancano

Emissioni da traffico aereo: le possibilità per ridurle non mancano

Le emissioni da traffico aereo richiedono immediati interventi. Un Boeing 747-400 consuma in media 4 litri di carburante al secondo e ciò si ripercuote sul clima. Scienziati e compagnie stanno lavorando da anni per rendere i voli più sostenibili e oggi carburanti alternativi e piani di ottimizzazione costituiscono possibilità concrete. Il futuro è, comunque, incerto e un grande impegno è richiesto anche alle autorità.

emissioni da traffico aereo

Ridurre le emissioni:

Per ridurre le emissioni da traffico aereo è necessario intervenire sui carburanti. Oggi la maggioranza degli aerei vola bruciando cherosene. La principale alternativa è costituita dai biocarburanti, ricavati dal riciclo di oli culinari e scarti forestali e agricoli. Utilizzarli su vasta scala implica, però, spese elevate e lunghe operazioni. Il timore è, poi, che, in un futuro orientato all’economia circolare, i materiali a disposizione per produrli siano sempre meno. A rappresentare un’altra possibilità sono i carburanti sintetici, compatibili con i motori esistenti e ottenuti tramite reazioni elettrochimiche tra acqua e carbonio. Questi, per risultare veramente sostenibili, richiedono, però, specifici processi di produzione e costano 3 volte più del cherosene.

Altre possibilità:

Per ridurre le emissioni da traffico aereo diverse compagnie stanno modificando i piani operativi. Il principale criterio per la selezione delle rotte è attualmente quello economico. Esistono, tuttavia, software in grado di costruire percorsi in base ai risparmi di emissioni di CO2 e molti li stanno sperimentando. Ottimizzare il consumo di carburante è un’ulteriore priorità e i progressi in quest’ambito sono evidenti. A influenzare il riscaldamento globale sono, poi, le scie di condensazione, capaci di alterare la capacità del pianeta di assorbire e riflettere radiazioni solari. L’80% dell’impatto riscaldante delle scie è attribuibile, però, al 2% dei voli e ciò dimostra che mitigare il fenomeno non è complicato.

Una politica delle emissioni:

Per ridurre le emissioni da traffico aereo il contributo delle autorità è fondamentale. Sono necessarie politiche forti che incentivino la sostenibilità. Le Nazioni Unite garantiscono un intervento solo in caso di superamento del livello di emissioni del 2019. Lo stop dovuto alla pandemia rende il progetto inadeguato e alcuni Paesi stanno puntando su una decisa riduzione del numero di voli brevi. Il gruppo di attivisti Possible ha proposto l’introduzione di una tassa per chi compie voli frequenti, ma l’applicazione non è semplice. Alcuni si spingono a chiedere azioni categoriche di stop dei voli, ma ciò appare utopistico.

Ridurre le emissioni da traffico aereo non può che rappresentare una priorità. Il timore è che, indipendentemente dagli interventi programmati, il numero di voli in continuo aumento renda ogni provvedimento inefficace. Siamo abituati a considerare gli aerei parte integrante delle nostre vite ma, forse, per una volta, rimanere con i piedi per terra è la più lungimirante delle strategie.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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