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Commercio equo e solidale: cos’è e quali sono i suoi standard

Commercio equo e solidale: cos’è e quali sono i suoi standard

Il commercio equo e solidale è un accordo per tutelare i produttori dei paesi in via di sviluppo garantendogli condizioni di lavoro adeguate

Il commercio equo e solidale è un approccio commerciale che mira a ridurre la povertà e l'ingiustizia. Questo soprattutto nell’emisfero sud del mondo, fornendo ai produttori dei paesi in via di sviluppo un prezzo equo e dignitoso per i loro prodotti. In questo contesto i produttori ricevono un compenso equo mentre i lavoratori vengono trattati con dignità e l'ambiente viene rispettato. Capiamo meglio cos'è il commercio equo e solidale.

commercio equo e solidale cos'è
@envatoelements

Fair Trade, cos’è il commercio equo e solidale

I produttori che partecipano al commercio equo e solidale sono generalmente piccoli produttori. Spesso poi si trovano in aree rurali o remote dei paesi in via di sviluppo. Qui hanno difficoltà ad accedere ai mercati globali e possono essere sfruttati da intermediari o grossisti che acquistano i loro prodotti a prezzi molto bassi. In questo senso, il Fair Trade aiuta a creare un mercato più equo per i piccoli produttori, dando loro il giusto compenso e permettendogli di vendere i loro prodotti saltando gli intermediari.

Quali sono gli standard

Il commercio equo e solidale si basa su una serie di standard, che definiscono le condizioni di lavoro e i diritti umani e ambientali che devono essere rispettati dai produttori e dai commercianti che hanno deciso di aderire all’accordo. Questi standard sono stati sviluppati dall'Organizzazione Mondiale del Commercio Equo e Solidale (WFTO) e includono i seguenti punti:

  1. Prezzo equo: i produttori devono ricevere un prezzo equo per i loro prodotti, che copra i costi di produzione e permetta loro di vivere dignitosamente.
  2. Condizioni di lavoro: i produttori devono garantire condizioni di lavoro dignitose per i lavoratori, comprese le retribuzioni, gli orari e la sicurezza sul luogo di lavoro.
  3. Partecipazione dei lavoratori: gli operai devono essere coinvolti nelle decisioni che riguardano il loro ambiente di lavoro.
  4. Uguaglianza di genere: il produttore si impegna a promuovere l'uguaglianza di genere e pari opportunità per le donne.
  5. Tutela ambientale: i produttori devono salvaguardare l'ambiente, prevenire l'inquinamento e promuovere pratiche agricole sostenibili.
  6. Trasparenza e responsabilità: i produttori e i commercianti devono essere trasparenti riguardo alle loro attività commerciali e devono assumersi la responsabilità delle loro azioni.
  7. Promozione del commercio equo e solidale: i produttori e i commercianti devono promuovere la loro attività e diffondere la conoscenza dei suoi principi e valori.

Il commercio equo e solidale è diventato sempre più popolare negli ultimi decenni, con il crescente interesse dei consumatori per i prodotti sostenibili e “giusti”. Molti produttori e commercianti hanno aderito a questa partnership economica al fine di favorire il passaggio da una situazione di precarietà economica dei produttori marginalizzati, all’autosufficienza.


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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